In Puglia andranno all'asta il 10% dei terreni della quinta edizione di Banca Nazionale delle Terre Agricole lanciata da Ismea sin dallo scorso 7 marzo - come già riportato da AgroNotizie - che agevola in particolare i giovani imprenditori agricoli. Per tentare di rimanere aggiudicatari di una quota di questi 1.712 ettari di terreno pugliese, le domande vanno presentate entro il 5 giugno 2022.
Pentassuglia invita i giovani ad investire
"Un bando particolarmente atteso - dichiara l'assessore all'Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia - grazie al quale Ismea offre diverse opportunità di investimento in agricoltura nel nostro territorio. Ogni anno la Puglia, con il supporto dei comuni, censisce i terreni incolti e in disuso, per effetto di una legge ad hoc di cui ci siamo dotati dal 2017 e che ha istituito la Banca della Terra di Puglia. Grazie ad interventi strategici, come quello di Ismea, siamo in grado di accrescere un potenziale produttivo, economico, paesaggistico ed ambientale irrinunciabile per il futuro della nostra Regione".
"Ai giovani, ragazze e ragazzi, lancio l'invito a cogliere questa preziosa opportunità, che è un'occasione per investire in una idea di impresa innovativa e partecipare a un progetto che riguarda proprio il futuro della nostra Regione - aggiunge Pentassuglia, - ovvero quello del recupero, della valorizzazione, della rinascita di una economia che ha bisogno di nuove forze, menti e idee che sono peculiarità dei nostri giovani".
Le agevolazioni Ismea per i giovani
"La Banca Nazionale delle Terre Agricole nasce per agevolare l'incontro tra domanda e offerta di terra, con un'attenzione particolare rivolta ai giovani, ai quali è riservata la possibilità di pagare il prezzo del terreno ratealmente, a tasso fisso e fino a 30 anni - dichiara il direttore generale di Ismea, Maria Chiara Zaganelli -; in Puglia i terreni in vendita sono 84, per un totale di 1.712 ettari, circa il 10% degli ettari complessivi di questo quinto lotto".
I terreni sono dislocati soprattutto in provincia di Taranto (555 ettari) e di Foggia (477 ettari), ma diverse occasioni si trovano anche in provincia di Brindisi (250 ettari), Bari (173 ettari), Barletta-Andria-Trani (153 ettari) e Lecce (103 ettari).
Si tratta di superfici costituite per oltre il 50% da seminativi, ma significativa è anche la quota di uliveti (16%), prati e pascoli (14%) e vigneti (10%). Residuali i terreni destinati ad altre colture tra cui principalmente frutteti (4%) e agrumeti (2%).
Come si accede alla Banca Nazionale delle Terre Agricole
Si accede alla Banca Nazionale delle Terre Agricole attraverso il sito dove è possibile visualizzare tutti terreni in vendita, consultare le principali informazioni (ubicazione, caratteristiche agronomiche, tipologia di coltivazione, particelle catastali georeferenziate, l'aerofotogrammetria) e presentare direttamente, secondo una procedura semplice e guidata, la manifestazione di interesse all'acquisto di uno o più terreni.
Con l'invio della manifestazione di interesse si partecipa alla procedura di vendita. Sono ammesse offerte a rialzo libero. Solo per i terreni al quarto tentativo è prevista la possibilità di effettuare offerte anche al ribasso, per un massimo del 35% del valore a base d'asta. L'invio delle manifestazioni di interesse è consentito fino alle ore 24:00 del 5 giugno 2022.
Agricoltura pugliese in cifre
Il tentativo è quello di rafforzare ancora di più le imprese agricole della regione. La Puglia è la seconda regione italiana per consistenza del tessuto produttivo agricolo con 78.327 imprese iscritte ai registri camerali nel 2021, in crescita dello 0,6% sul 2020, nonostante la riduzione registrata del numero di imprese agricole a livello nazionale nello stesso anno (-0,3%).
La percentuale di giovani imprenditori agricoli è del 7,1%, un dato che si posiziona sotto la media nazionale (7,7%). In base ai dati dei registri camerali sono 5.585 i conduttori al di sotto dei 35 anni di età, in crescita significativa rispetto al 2020 (+3,7%), specie se si confronta con la generale contrazione del numero di aziende agricole a livello nazionale, comprese quelle a conduzioni giovanile (-0,2%).
La Puglia è inoltre tra le prime 5 regioni italiane per valore aggiunto agricolo con 4,5 miliardi di euro nel 2020, e in settima posizione per valore delle sue esportazioni agroalimentari con 1,7 miliardi nel 2020, in crescita sia su base annua (+6% rispetto al 2019) sia nell'ultimo quinquennio (+11%).