Bayer e Microsoft hanno annunciato che collaboreranno per sviluppare soluzioni di agricoltura digitale a livello globale. La multinazionale di Monheim ha spiegato che la partnership strategica con Microsoft ha come obiettivo quello di creare una nuova serie di strumenti digitali e soluzioni di data science basati sul cloud per l'uso in agricoltura e nei settori collegati.
Bayer è oggi tra i principali player nel campo del digital farming a livello globale. Dopo l'acquisizione della statunitense Monsanto, il Gruppo ha incamerato la piattaforma Climate FieldView, oggi utilizzata in più di venti Paesi (Italia compresa) e su milioni di ettari coltivati principalmente a colture estensive, mais in primis.
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Bayer ha tra gli obiettivi quello di aumentare il numero di agricoltori che usano la sua piattaforma a livello globale e al contempo aumentare il numero di colture gestibili. Inoltre la piattaforma potrebbe essere utilizzata per sviluppare tutto il business legato al carbon farming, dalla misurazione della CO2 sequestrata all'emissione e vendita dei crediti di carbonio.
Bill Gates punta sull'agricoltura
Dal canto suo Microsoft ha un forte interesse verso il mondo dell'agricoltura. Lo ha in primis il suo fondatore, Bill Gates, oggi uno dei più importanti proprietari terrieri degli Stati Uniti e finanziatore di progetti di sviluppo in ambito agricolo dagli Usa all'Africa.
Cuore dell'infrastruttura tecnologica di Microsoft è la piattaforma cloud Azure, sulla base della quale dovrebbero svilupparsi le nuove funzionalità di Climate FieldView. Proprio Microsoft lo scorso anno aveva annunciato il lancio di una propria piattaforma per il digital farming, denominata FarmBeats, che utilizza dati raccolti in campo e generati da altre fonti (come i satelliti) per supportare il lavoro degli agricoltori, con un focus sui Paesi in via di sviluppo.
Microsoft ha addirittura una propria "pilot farm", chiamata Dancing Crow Farm, nello Stato di Washington, dove testa le proprie soluzioni. Soluzioni che in un'ottica di open innovation possono essere sviluppate anche da parti terze, che possono sfruttare la potenza di calcolo e il know how di Azure.
E Microsoft è interessata anche al settore del carbon farming. Ha infatti stretto un accordo con Land O'Lakes (mega cooperativa statunitense del settore lattiero caseario) per fornire soluzioni di digital farming e ha acquistato carbon credits per 2 milioni di dollari, con l'obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2030 (obiettivo che condivide con Bayer).
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Alleanza strategica tra Bayer e Microsoft
Insomma, quello tra Bayer e Microsoft sembra proprio un matrimonio che s'ha da fare. La multinazionale tedesca ha un solido know how in ambito agro e dispone di una piattaforma con enormi potenzialità. Dal canto suo il gigante di Redmond è uno dei principali player a livello globale nell'Ict e ha una infrastruttura cloud estremamente versatile e potente.
D'altronde il mercato è agguerrito. Nel digital farming si stanno muovendo non solo le tradizionali corporation dell'agribusiness (dalla meccanica all'agrochimica, fino ai fertilizzanti), ma anche aziende che con l'agricoltura hanno (storicamente) poco a che fare. Parliamo ad esempio di Ibm, Sony, Amazon, Google e Vodafone, per citarne alcune. A cui si sommano le startup, che forti di strutture snelle e capacità di innovare sviluppano in continuazione nuovi applicativi dedicati agli agricoltori.
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