Intanto, sullo sfondo si staglia la crescita stagionale delle giacenze di olio in Italia su base mensile, pilotate dall'extravergine di oliva e che restano ben più elevate di un anno fa a fine novembre, nonostante l'annata di scarica e i ridotti incrementi complessivi derivanti dalle importazioni. Anche se, in termini relativi, si apprezza un miglioramento, con una riduzione percentuale del surplus delle scorte di poco meno di 20 punti rispetto ai primi di novembre.
Borsa merci di Bari, prezzi in movimento
Il 15 dicembre 2020, la Commissione olio della Borsa merci di Bari ha fissato l'olio extravergine di oliva con acidità massima dello 0,4%, a 4,70 euro al chilogrammo sui minimi ed a 4,90 euro sui massimi, registrando stabilità, come detto, sulle due precedenti sedute del 24 novembre e 1° dicembre. Ugualmente, l'olio Evo con acidità massima dello 0,8% di questa annata ha confermato i 4,20 euro sui minimi ed i 4,50 sui massimi.La Commissione olio martedì ha rilevato i prezzi per l'olio extravergine biologico a 4,80 euro al chilogrammo sui minimi e 5,00 euro sui massimi, stabili sul 1° dicembre ed il 24 novembre. Continua ad essere non quotato l'extravergine Dop Terra di Bari.
Giacenze di evo superiori del 44% rispetto al 2019
Tali prezzi fermi e in attesa riposano sulla crescita delle giacenze in Italia di olio extravergine di olive, passate dalle 180.493 tonnellate del 4 novembre (Frantoio Italia n 33/2020) alle 211.709 tonnellate del 30 novembre (Frantoio Italia n 34/2020), ultimo dato reso noto dall'Istituto centrale per la qualità e repressione frodi sul sito web del Mipaaf. Si registra così un incremento del 17,29% in meno di un mese, soprattutto per effetto della produzione nazionale e marginalmente per un incremento dell'import, soprattutto extracomunitario.Le giacenze in Italia di olio Evo si mantengono superiori a quelle del 30 novembre 2019 del 44,3%. E si tratta di una situazione percentualmente migliorata rispetto a quella di fine ottobre-primi di novembre, quando le giacenze 2020 erano superiori del 63,5% rispetto a quelle della campagna 2019.
Prezzi all'origine, forti aumenti in Calabria
Ecco i prezzi medi all'origine per l'olio Evo rilevati da Ismea "franco azienda" ed Iva esclusa tra il 7 ed il 15 dicembre, in un raffronto con gli ultimi rilevati da AgroNotizie tra il 16 ed il 24 novembre e pubblicati lo scorso 25 novembre 2020. In Puglia stabilità a Foggia, lievi ritocchi all'insù a Bari, mentre le piazze del Salento sono in recupero. In forte crescita i prezzi in Calabria, mentre in Sicilia sono fermi.In Puglia - dove le ultime giacenze note aggiornate al 30 novembre scorso sono pari a 71.856 tonnellate, quasi il 34% delle giacenze di olio Evo nazionale - l'evoluzione dei prezzi è positiva per il Salento, che guadagna ancora 10 centesimi al chilogrammo il 10 dicembre (+2,3%) sul 19 novembre, quando a Brindisi, Lecce e Taranto il prezzo medio per l'olio Evo sale a 4,35 euro al chilogrammo, riportandosi ancora più vicino al valore del 5 novembre (4,40), quando però era in netta perdita su fine ottobre (-10,2%).
Foggia, invece, dopo il consistente balzo in avanti del 12 novembre (+21,8%) - prezzo confermato il successivo 19 novembre con l'olio Evo locale attestato a 4,75 euro al chilogrammo - si ritrova con lo stesso valore anche il 10 dicembre. Un buon risultato se si considera che era attestato a 3,90 solo agli inizi di novembre.
Lievi ritocchi all'insù a Bari, piazza rilevata il 7 dicembre scorso a 4,80 euro al chilogrammo, che guadagna 5 centesimi sul 16 novembre, quando faceva segnare 4,75 euro al chilogrammo di valore medio per l'olio extravergine di olive in campagna. Su questa piazza, che al momento è rappresentativa della provincia d'Italia con maggiori giacenze di olio, l'extravergine si era attestato solo il 26 ottobre a 5,10 euro al chilogrammo di prezzo medio, valore che resta ancora lontano da quello attuale.
In Calabria - dove lo stock di Evo al 30 novembre era comunque attestato a 13.180 tonnellate, poco più del 6,2% delle giacenze nazionali, il 10 dicembre scorso le piazze di Cosenza, Catanzaro, Rossano Calabro e Lamezia Terme segnano un prezzo medio all'origine di 4,28 euro al chilogrammo, in crescita del 4,4% sul 19 novembre, quando il prezzo era a 4,10. Si riducono così a poco meno del 7% le perdite rispetto alla rilevazione massima di campagna del 29 ottobre scorso, quando l'Evo calabrese si era attestato a 4,60 euro al chilogrammo.
Nella Sicilia da 16.477 tonnellate di Evo in giacenza - pari al 7,8% dello stock nazionale, le rilevazioni Ismea del 15 dicembre danno per stabili le piazze di Palermo e Trapani che continuano a mantenere la posizione sui 5,25 euro al chilogrammo di prezzo medio per l'Evo della Sicilia nordoccidentale a anche rispetto al 24 novembre scorso.
Non cambia l'orientamento alla stabilità a Ragusa, rilevata dall'istituto l'8 dicembre scorso a 5,50 euro al chilogrammo di prezzo medio, che conferma il valore già espresso il 17 novembre e raggiunto la prima volta il 3 dello scorso mese.
Per un raffronto più ampio con i prezzi di metà e fine novembre è possibile visionare l'articolo del 25 novembre 2020.