Ma questa ondata di freddo e maltempo improvviso sferra un attacco in profondità ad un settore già pesantemente colpito dalla crisi da Covid-19. Sin dalle prime ore del mattino di ieri AgroNotizie ha iniziato ad analizzare le informazioni provenienti dalle province rurali del Sud ed il segnale pervenuto è inequivocabile: la saldatura tra emergenze diverse, che purtroppo spingono nella stessa direzione, rendono necessaria un’azione tempestiva e decisa, per mettere in condizioni di sicurezza il settore agricolo nei suoi gangli produttivi vitali. Intanto, nel corso della giornata, l'innalzarsi delle temperature accompagnato dall'arrivo delle piogge ha forse parzialmente attutito i danni nelle zone colpite da gelo e neve fuori stagione.
Leggi anche
I danni del maltempo che ha colpito l'Italia del nord
Campania, il gelo colpisce in profondità
In Campania la provincia più colpita è Caserta, con l’ortofrutta finita sotto ghiaccio, ma si segnalano i primi danni anche nel beneventano su olivo e nel napoletano nei frutteti della zona affacciata sul Tirreno a confine con la Terra di Lavoro e che corre verso nord-ovest lungo il reticolo dei Regi Lagni fino a Nola: tra i campi più fertili e con la più versatile tessitura del piano campano.“ll crollo delle temperature in queste ore sta causando danni agli ortaggi nei campi e agli alberi già in fiore. L'agricoltura continua a soffrire – comunica Coldiretti Campania sin dal primo mattino – dovendo già fronteggiare la concorrenza di prodotti esteri in tempi drammatici”.
“Gelo e neve– continua la Coldiretti – si sono abbattuti su piante e verdure in campo, in particolare nelle aree interne della regione. Una situazione di difficoltà a macchia di leopardo, su cui sono in corso verifiche per quantificare l’entità dei danni.”
Secondo quanto trapelato da Confagricoltura, una conta dei danni è necessaria a partire anche dalla provincia di Napoli, perché sono “in Agro di Marigliano - Nola – Acerra ( ortaggi e patate ) e Giugliano in Campania ( colture frutticole)”. Secondo l’organizzazione agricola in provincia di Caserta sono particolarmente colpiti "i comuni di Alvignano (drupacee), Galluccio (viti da vino), Sessa Aurunca (drupacee, ortaggi e patate). Mentre sin dalla notte tra 24 e 25 marzo si sarebbero avuti danni in frutteto "a Teano e Riardo. E danni si contano anche in provincia di Benevento su olivo, a causa del gelo su piante in potatura e oltre il 30%". In via informale giungono notizie di danni severi anche alle produzioni ortofrutticole della provincia di Avellino.
“Abbiamo danni da gelo nell’alto casertano sugli alberi da frutto che erano in fioritura: pesche e mele annurche in particolare. Mentre nell’agro di Aversa e verso Mondragone e Sparanise la gelata ha colpito le ortive in pieno campo con danni rilevanti sulle primizie, mentre sotto serra per adesso siamo al 15 – 20% – dice Salvatore Ciardiello, presidente di Copagri Caserta ad AgroNotizie, e sottolinea - sulle pesche si va dal 60 al 70% mentre sugli ortaggi il danno è tra il 50 ed il 60%, dipende poi dalle zone”.
Per Ciardello i danni peggiori per il gelo li ha avuti chi aveva iniziato ad irrigare, vista anche la siccità: “Sono state trovate le piante ricoperte di ghiaccioli, pensi che a Vairano la temperatura è scesa ben 4 gradi sotto le zero.” Mentre il vento, nelle zone più esposte, ha invece evitato il peggio, consentendo alle piante di rimanere almeno parzialmente libere dalla coltre di ghiaccio.
A causa della particolare gravità della situazione venutasi a creare in Campania per la saldatura tra la crisi indotta dal Covid-19 e le gelate, Cia Campania ha scritto una lettera al presidente e assessore all’Agricoltura della Regione, Vincenzo De Luca, chiedendo interventi urgenti per la liquidità immediata delle imprese agricole.
Leggi anche
Gli approfondimenti su emergenza coronavirus e agricoltura
Puglia, ortaggi e frutta tra neve e gelo
E’ una situazione da stato di calamità in Puglia dove il ciclone sul Mar Ionio continua a richiamare aria molto fredda ed instabile dai Balcani, con gravi danni in campagna per le forti raffiche di vento gelido, le piogge improvvise e torrenziali, il gelo persistente e le nevicate a macchia di leopardo. E’ quando segnala Coldiretti Puglia che a livello territoriale nelle sei province ha inoltrato le istanze di calamità all’assessorato regionale all’Agricoltura, alle Prefetture, alle province e alla presidenza della Regione Puglia.“Stanno andando letteralmente in fumo mesi di lavoro in campagna, con intere coltivazioni di carciofi, asparagi, bietole, finocchi, rape, cicorie e piselli pronte per la raccolta distrutte nei campi con l’improvvisa e violenta ondata di maltempo dopo un inverno bollente. La morsa di gelo, pioggia e neve stanno compromettendo anche gli alberi da frutto che erano già fioriti per le temperature alte della primavera pazza e i vigneti di uva da tavola e da vino. La situazione è molto grave”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
La scure del gelo e della neve – continua la Coldiretti - si è abbattuta su piante di pesche, albicocche, percoche, susine e mandorli in piena fioritura o con già le gemme gonfie o i frutticini pronti a crescere ma anche sulle viti e sulle verdure in campo. Ma è allarme anche per le api - aggiunge Coldiretti - che sono state ingannate dal caldo e sono uscite dagli alveari. Ora rischiano di subire pesanti perdite.
Sardegna, il gelo colpisce vigne e orti
"Una gelata temuta che comporta serie perdite per l’agricoltura perché arrivata non solo a inizio primavera ma dopo un inverno, ed in particolare gennaio e febbraio, molto caldi che hanno anticipato il germogliare delle piante – afferma il presidente di Coldiretti Cagliari Giorgio Demurtas -. Nel nostro territorio, in tutto il sud Sardegna, anche se non possiamo ancora quantificare le perdite, i danni sono ingenti. Alcuni territori si sono salvati, in altri, i più esposti, i germogli delle vigne sono stati bruciati, ma anche asparagi, carciofi e i frutteti. Fra qualche giorno avremo un quadro più chiaro".Stessa situazione anche nell’oristanese. “Siamo molto preoccupati - sottolinea il presidente di Coldiretti Oristano Giovanni Murru -, solo tre anni fa la produzione della vernaccia fu azzerata proprio dalle gelate, allora ad aprile. Speriamo che quest’anno sia più clemente perché qui la situazione è già compromessa”.
Sicilia, piogge torrenziali nel siracusano
A causa della pioggia incessante arrivata dopo mesi di siccità, nella mattinata di ieri sono esondati i torrenti nell’area tra Rosolini e Noto nella provincia di Siracusa.“Si temono allagamenti negli agrumeti e nei campi con ortaggi - è l’allarme di Coldiretti Sicilia, che sottolinea come - in particolare in una zona - Cava Granati vecchi - si stanno rinnovando i danni di qualche mese fa, perché i lavori, iniziati, sono ancora in corso. Pesanti problemi alla viabilità interna per raggiungere le aziende agricole riguardano tutta la provincia".