Dell'amico Giuseppe Savino e del suo Vazapp abbiam già scritto e non è mai abbastanza.
Ci torna in punta di penna adesso, grazie a una nota del direttore generale della catena di supermercati Conad, Francesco Pugliese.
Pugliese inscrive Giuseppe nella sua Alleanza dei buoni - un complimento mica da nulla. Vazapp è una maniera per fare sistema destinata soprattutto ai giovani, un modo per scambiare saperi antichi e renderli moderni, per fare parlare i "millenials" con i più vecchi, comunicare un orgoglio di appartenenza a una tradizione ma nel contempo puntare verso qualche cosa di più nuovo e dinamico.
Di questo in agricoltura c'è bisogno - e il movimento (lo possiamo già chiamare così Giuseppe?) è all'avanguardia in Europa dove pur qualche cosa si muove.
A cominciare dalla Francia, che pur nella sua grandeur rivela problemi ben più gravi dei nostri: a cominciare dall'indebitamento degli agricoltori che ha causato una mai vista ondata di suicidi negli ultimi dieci anni. Qui, in occasione di una nostra recente zingarata, abbiamo conosciuto un'associazione, Solidarité Paysans, che sostiene gli agricoltori in crisi - un sostegno finanziario ma anche psicologico, perché esser parte di un sistema solidale può dare una nuova forza.
Sempre in Francia (il bisogno aguzza l'ingegno) si stanno anche creando gruppi di donne impegnate in agricoltura come i "Foulard noirs", oggi in primo piano per combattere le ineguaglianze e migliorare la vita delle famiglie nelle aree rurali.

Citazione da Giuseppe: "Ci proveranno a farti smettere di sognare, ma tu non smettere di seminare".
(Ed è meglio per tutti, aggiungiamo noi).