Un'ottantina di  imprenditori agricoli hanno partecipato al convegno "Cereali: andamento prospettive e innovazione. Quali le migliori scelte?" organizzato dal Consorzio agrario di Parma lo scorso giovedì 10 ottobre nella sala Convegni del Cap a Parma. 

Il mercato, le prospettive per le coltivazioni dei prodotti cerealicoli e le scelte future degli imprenditori, soprattutto, in particolare l'opportunità di prediligere la semina di grano duro. Questi i focus che hanno caratterizzato il convegno, concluso dal presidente del Consorzio agrario di Parma Giorgio Grenzi e moderato da direttore del Consorzio agrario di Parma Giorgio Collina, che ha posto l'attenzione sulla realtà locale e le prospettive future.

L'andamento dei mercati cerealicoli, attraverso l'analisi delle esportazioni e di importazioni di cereali nel mondo, è stato illustrato da Silvio Pellati di Pellati Informa sas. Stefano Ravaglia, genetista di Sis, Società italiana sementi, creatore delle principali varietà italiane di grano, come per esempio il Bologna e il Giorgione, ha fornito importanti indicazioni tecniche per migliorare le coltivazioni cerealicole e evitare così di incorrere nelle problematiche degli ultimi anni. 

Le principali proposte per le semine autunnali in funzione delle attuali richieste del mercato sono state trattate da Andrea Rossi, responsabile dell'Ufficio stoccaggio e commercializzazione prodotti agricoli del Consorzio agrario di Parma. L'esperto ha sottolineato la necessità di limitare le semine di grano tenero biologico, poiché il mercato è saturo. Continua invece la richiesta di grano duro di alta qualità così come quella di prodotti coltivati seguendo indicazioni tecniche rispettose della sostenibilità ambientale. La 'Carta del Mulino Bianco', per esempio, prevede importanti premialità a fronte di un'area seminata a fiori pari al 3% della superficie coltivata a grano.