Il 7 maggio 2019 la Giunta della Regione Puglia ha approvato - in applicazione della legge n. 123/2017 - il piano strategico della Zona economia speciale Adriatica interregionale, aggiornato con le osservazioni sul Piano strategico della Zes Ionica interregionale ricevute con nota del ministro per il Sud.
L’esecutivo pugliese ha quindi nominato, quale proprio rappresentate in seno al Comitato di indirizzo della Zes Adriatica interregionale, l’assessore allo Sviluppo economico Cosimo Borraccino. E Confagricoltura Puglia coglie l’occasione per sottolineare l’occasione di sviluppo che rappresentano le Zes anche per il settore primario. Nelle due Zes, che si svilupperanno su un'area di 5479 ettari tra Puglia e Basilicata, si applicheranno a tutte le imprese condizioni di particolare vantaggio per l’insediamento e la tassazione.

La Zes Adriatica comprende un’area di circa 2668 ettari ed è connessa ai porti di Manfredonia, Barletta, Bari, Monopoli e Brindisi e agli snodi logistici degli aeroporti di Bari, Brindisi e Foggia, all'interporto regionale della Puglia e alla piattaforma logistica di Incoronata, fondamentale per la movimentazione anche delle derrate agricole.

La Zes interregionale Ionica si estenderà dalla provincia di Taranto fino alla Basilicata, e il provvedimento è stato trasmesso alla Regione Basilicata per la presa d'atto. L’area complessiva prevista è di 2811 ettari, di cui 1750 per la Puglia (il Tarantino) e 1061 per la Basilicata. Il Piano strategico prevede un’integrazione tra i porti di Bari e Taranto e il suo inserimento, insieme alla Basilicata, nell’Area logistica integrata del Sistema Pugliese-Lucano. In questo si inquadra anche il polo logistico dell’ortofrutta promosso da Regione Basilicata a Metaponto.

"L'approvazione del Piano strategico per la Zes Adriatica Interregionale è un altro importante tassello per lo sviluppo del territorio e una grande opportunità per il settore agroalimentare". Così il presidente di Confagricoltura Puglia Luca Lazzàro.

"Insieme alla Zes Ionica - dice Lazzàro - avremo finalmente strumenti che garantiranno alle imprese agevolazioni fiscali, snellimento della burocrazia, innovazione dei processi. Tutti elementi capaci di attrarre investimenti e aumentare la fiducia dei nostri imprenditori".

"Gli incentivi speciali previsti in queste Zone per le aziende, attraverso gli strumenti di agevolazione fiscale e di semplificazione di tipo amministrativo - spiega il presidente di Confagricoltura Puglia - sono una possibilità unica per il comparto agroalimentare. L'avvio di programmi di attività economiche imprenditoriali o di investimenti incrementali nelle aree Zes darà diritto all'accesso a benefici quali l'utilizzo del credito di imposta o l'adesione a regimi procedimentali speciali volti ad accelerare le procedure amministrative. Più veloce, più semplice, più ricca. Questo potrebbe essere l'economia pugliese una volta portate a regime le due zone economiche speciali".