I corsi spaziano dall'apicoltore al maestro di bottega enogastronomo, dal coltivatore di piante officinali al maniscalco, dal vignaiolo al tartufaio, all'olivicoltore al casaro, oltre a percorsi sulla birra artigianale, la norcineria, la gelateria, la pasta, la floricoltura, i vivai, gli allevamenti.
A presentarli nei giorni scorsi ad Ancona è stata l'assessore regionale all'Istruzione, alla formazione e al lavoro Loretta Bravi, di fronte a una platea di oltre duecento persone interessate.
Per l'assessore, innovare le competenze partendo dalle tradizioni tipiche locali, favorire la formazione di imprenditoria giovanile e il passaggio generazionale nelle imprese, sono i principali obiettivi in una regione a forte vocazione agricola come le Marche.
Dei 48 corsi, 30 sono finalizzati al rilascio di qualifiche o specializzazioni ricomprese nel tabulato regionale, con tirocini pratici fino ad un massimo del 30% delle ore totali, mentre 18 sono percorsi formativi di aggiornamento che mirano a trasmettere le conoscenze e le competenze necessarie per facilitare l'inserimento lavorativo dei disoccupati nel settore agroalimentare.
In uscita, i corsisti avranno competenze tecniche agronomiche, conoscenze manageriali, di mercato, ambientali e sociali, tutte caratteristiche richieste dal mercato del lavoro locale.
Per alcuni corsi sono già aperte le iscrizioni, alcune chiudono già in questi giorni, e per gli altri si apriranno entro il mese di marzo. Per tutti i dettagli e le locandine si rimanda alla pagina ufficiale dedicata.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Regione Marche