Le aziende molitorie e i pastifici di Gragnano da sempre rappresentano un mercato di sbocco per le produzioni di grano duro fino della Puglia e delle province campane di Avellino e Benevento, oltre ad essere un importante polo di importazione di grani duri e semole provenienti dall'estero.
Il boom dei prodotti italiani degli ultimi anni ha visto il Consorzio segnare un aumento del fatturato dei pastifici soci del 7,2% nel biennio 2016-2017, con un trend positivo continuato anche nel 2018. Dati che mettono oggi Gragnano all'undicesimo posto tra le Dop e le Igp nazionali, a valore.
“Un successo che poggia anche sulla singolare struttura imprenditoriale del luogo: i 300 milioni di fatturato totale dei soci del Consorzio Gragnano Città della Pasta si ripartiscono tra piccole realtà artigianali e top player del mercato – recita una nota stampa del neo riconosciuto Consorzio di tutela - uniti nel difendere i valori dell'artigianalità e della tradizione, oggi codificati nel severo disciplinare Igp che protegge una produzione legata a questo luogo fin dal XVI secolo”.
A Gragnano l'impasto della semola di grano duro e l'acqua della falda acquifera locale diventano la Pasta di Gragnano Igp: e da qui sono partite tutte le principali innovazioni dell'industria nazionale a cominciare proprio dalle celebri trafile di bronzo. "La pubblicazione in Gazzetta che riconosce ufficialmente il Consorzio darà nuovo impulso alla nostra attività – ha dichiarato Massimo Menna, presidente del Consorzio – Questo importante risultato è un grande stimolo a lavorare sempre di più per la valorizzazione della pasta di Gragnano e della città della pasta sia in Italia che all'estero".
Il Consorzio nel 2003 realizzò la prima unione tra le aziende storiche, eredi dei primi pastifici di 500 anni fa, e nel 2013 ottenne il conferimento dell'indicazione geografica protetta. Dopo aver ottenuto il titolo di consorzio di promozione nel 2018, i soci avviano l'iter per lo step successivo: l'attribuzione delle funzioni di tutela e vigilanza. Funzioni, peraltro, non solo già svolte dai produttori vigilando su tutta la filiera, ma anche riconosciute dallo stesso Mipaaft. Nel novembre del 2018 il Csqa Certificazioni ha ottenuto dal Mipaaft l'autorizzazione a esercitare i controlli di conformità finalizzati alla certificazione di prodotto, con un incremento sia delle attività ispettive che di verifica della qualità.
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Fonte: Consorzio Gragnano Città della Pasta
Autore: Mimmo Pelagalli