Emilia Romagna

Psr, cinque bandi in arrivo per 10 milioni di euro
In arrivo finanziamenti per 10 milioni di euro per la gestione di zone umide, boschetti, corridoi ecologici e la salvaguardia del paesaggio agrario, il sequestro di carbonio nei suoli, la difesa delle razze animali autoctone e delle varietà antiche.

Gli interventi saranno finanziati attraverso la misura 10 "Pagamenti agro-climatico-ambientali"
e dovranno essere realizzati a partire dal primo gennaio 2019. Dovranno riguardare il sostegno della biodiversità animale e vegetale di interesse agrario, il ritiro dei seminativi a scopo ambientale, il mantenimento del paesaggio e l'agricoltura conservativa.
Le domande potranno essere presentate online fino al 31 gennaio 2019 attraverso i sistemi Agrea.

"Tutelare le razze autoctone e la biodiversità è una priorità non solo culturale, ma anche ambientale ed economica – spiega l'assessore regionale all'Agricoltura Simona Casellicon questi bandi valorizziamo e sosteniamo il lavoro degli agricoltori e di tutti coloro che, operando in un settore importante per la nostra economia, hanno anche un ruolo strategico nella salvaguardia del territorio".

Due bandi, rispettivamente da 1,3 milioni di euro e da 89mila euro, vanno a beneficio delle razze autoctone e delle colture arboree. La Regione ha stanziato 13,6 milioni di euro per gli agricoltori che scelgono di allevare razze autoctone. L'aiuto previsto è di 200 euro all'anno per cinque anni per ogni campo di bestiame adulto. Per i coltivatori delle varietà autoctone di colture arboree e annuali sono previsti aiuti rispettivamente pari a 900 e 600 euro per ettaro all'anno.

Per il ritiro dei seminativi le risorse ammontano a 4,3 milioni di euro e sono indirizzati agli agricoltori che si impegnano a ritirare dalla produzione per vent'anni, le colture seminative così da promuovere la biodiversità.
E' previsto un aiuto per ogni ettaro da un minimo di 500 fino a un massimo di 1500 euro all'anno. 1,1 milioni di euro andranno alla salvaguardia, nella propria azienda, degli elementi tipici del paesaggio agrario, mentre infine, alle aziende che puntano al sequestro di carbonio, andranno un totale di 1,6 milioni di euro.

Cimice asiatica, ulteriore bando da 2,7 milioni
In Emilia Romagna continua senza sosta la lotta alla cimice asiatica (Halyomorpha Halys) che ha provocato ingenti danni agli alberi da frutto. La Regione continua a investire in azioni di prevenzione, presentando un nuovo bando da 2,7 milioni di euro, con la possibilità di presentare domande dal 10 gennaio al 15 marzo 2019.

"E' un altro importante tassello che mettiamo in campo per contenere la diffusione e limitare i danni provocati dalla cimice asiatica, cercando di salvaguardare gli equilibri biologici dei diversi agroecosistemi del territorio – spiega l'assessore Caselli – questo nuovo bando segue quello del 2017 da 10 milioni di euro, ed è stato predisposto raccogliendo anche i suggerimenti e le esigenze espresse dagli agricoltori e dalle associazioni di categoria".

I fondi sono destinati alle imprese agricole che dovranno attuare un piano di investimenti della durata massima di 12 mesi. Le spese ammesse vanno da un minimo di 2500 euro a un massimo di 250mila euro, con un finanziamento al 50% dei fondi Psr, acquisto e messa in opera di reti antinsetto. Sono inoltre accettate le spese tecniche generali.


Veneto

Fondi Ue, Veneto primo per programmazione e gestione
Il Veneto si conferma la migliore regione d'Italia per capacità di spesa, con una percentuale di risorse investite del 43,55%, rispetto a una media nazionale del 29,6%. In valore percentuale davanti al Veneto c'è solo la provincia autonoma di Bolzano, che ha già liquidato oltre il 50% della spesa programmata.

"L'ottimo risultato raggiunto dal Veneto e certificato da Agea conferma la capacità e la propensione all'innovazione degli imprenditori agricoli – precisa l'assessore Pan – abbiamo già liquidato qualcosa come 509 milioni di euro, la cifra più alta tra le regioni italiane, in termini di spesa erogata, escludendo la Sicilia che però gode di una quantità pressoché doppia di dotazione finanziaria complessiva".