A dar vita all'evento che sabato 28 aprile scorso ha portato padri, madri e figli tra le balle di paglia allestite nel padiglione della Regione Puglia, il team di Vàzapp' che ha ideato e realizzato il format.
Si tratta di un momento, quello in cui i genitori cedono la guida della propria azienda ai figli, molto delicato e sul quale anche la Regione Puglia interviene con i Psr, come ha spiegato l'assessore all'Agricoltura Leo Di Gioia che con l'Ente Fiera ha fortemente voluto "A cena con i tuoi". Ma la politica, per quanto possa mettere in campo tutta una serie di strumenti utili a rendere accessibile il ritorno dei giovani alla terra, da sola non basta, occorre che si lavori su una rivoluzione culturale che è interna alle famiglie.
"A cena con i tuoi" nasce da una lettera scritta tre anni fa da Giuseppe Savino a suo padre, un modo per spiegare ad un agricoltore di vecchia generazione la sua scelta di lasciare il posto fisso e di tornare alla terra.
Una terra che è stata madre e matrigna per suo padre, che vedeva nell'allontanamento dai campi l'unica possibile prospettiva di benessere per Giuseppe. Difficile fargli capire che, invece, suo figlio quella terra la vede come un futuro possibile.
La storia di Giuseppe è la storia di moltissimi giovani che scelgono di tornare alla terra e che, oltre agli ostacoli dovuti a fattori esterni, si trovano a fronteggiare quelli "interni" alla famiglia. La battaglia è tra chi ha sempre vissuto l'agricoltura come un bisogno e chi, invece, la vede come un sogno.
Due diversi punti di vista su cui spesso si confrontano e troppo spesso si scontrano genitori e figli.
Durante la serata si è parlato di futuro nel corso di una dinamica che ha messo in relazione genitori e figli, non i propri, ma quelli di altre madri ed altri padri, a dimostrazione che la difficoltà che molti genitori vivono nel capire i propri figli e i muri alzati sono quasi sempre gli stessi.
Si è analizzato il modo in cui in famiglia si discute delle decisioni da prendere; di quali scelte di padre e figlio hanno influenzato maggiormente l'azienda di famiglia; di fiducia reciproca nella gestione aziendale e negli investimenti; dei maggiori punti di scontro e di intesa reciproca. Linee guida del dialogo che hanno portato i partecipanti ad analizzare il modo in cui vivono il rapporto genitore-figlio in relazione alla propria attività agricola.
Il risultato, nel momento di condivisione, è stato una vera e propria presa di coscienza da parte di genitori e figli delle reciproche motivazioni e la consapevolezza che le cose possono cambiare e in meglio.
Una serata che ha regalato ai presenti anche le note del violino del maestro Fabio Trimigno.
E l'arte è stata coprotagonista della serata anche grazie alla poetessa e pittrice Anna Piano che ha messo in versi e su tela il suo amore per il Gargano.
Anna Piano e il maestro Trimigno hanno nutrito l'anima dei presenti, al corpo ci hanno pensato i ragazzi dell'Istituto alberghiero Einaudi-Grieco di Foggia.
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Fonte: VàZapp'