La giunta della Regione Siciliana ha avanzato richiesta al ministero delle Politiche agricole dello stato di crisi per il comparto orticolo e per la nocciola E si tratta solo di uno degli atti concreti del governo siciliano verso il settore agricolo, dopo un incontro avvenuto a Ragusa la scorsa settimana con una delegazione del “Comitato anticrisi agricoltura Sicilia”. L’obiettivo resta quello indicato già da tempo dall’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera: superare la frammentazione delle imprese agricole siciliane stringendo accordi di filiera con la Grande distribuzione organizzata per contrastare la concorrenza sui prezzi. Intanto il ministero delle Politiche agricole ha emanato il decreto contenente la declaratoria di stato di calamità per siccità per l'estate 2017, deliberato dalla giunta siciliana.

L’esecutivo guidato da Nello Musumeci ha per altro disposto l’attivazione di provvedimenti emergenziali per le aziende colpite da avversità atmosferiche, l’istituzione di un tavolo tecnico insieme a tutti i soggetti coinvolti, l’inserimento nella legge di stabilità di misure per contrastare le patologie delle coltivazioni e la promozione di una campagna straordinaria di controllo sui prodotti agroalimentari importati.

L’attività della giunta siciliana durante la settimana che ha preceduto la Pasqua si è concretizzata anche con l’invio del dirigente generale del dipartimento regionale dell’Agricoltura a Roma per incontrare il direttore dell’Ismea, Raffaele Borriello, il quale,  secondo quanto riferito dalla Regione, avrebbe dato ampia disponibilità ad attivare i meccanismi della sospensione di scadenze per gli agricoltori obbligati con l’Istituto.

Il presidente Musumeci ha inoltre invitato per il 6 aprile prossimo tutti i deputati europei eletti in Sicilia ad un incontro operativo a Palazzo d’Orleans, per individuare una comune strategia da adottare a Bruxelles a favore dell’agricoltura siciliana.

Il primo elemento di crisi per le aziende orticole dell’Isola è il crollo dei prezzi di mercato, che di fatto azzera il reddito agricolo, dovuto alla crescente pressione sul mercato di produzioni concorrenti ed a basso prezzo provenienti dall’area del Maghreb, in virtù dell’accordo di libero scambio tra l’Unione europea e i paesi della sponda Sud del Mediterraneo. Ma non mancano i problemi sul fronte del clima e delle patologie vegetali.
 

Strategia anticrisi fondata sui contratti di filiera con la Gdo

Per combattere la crisi dei prezzi, la strategia è quella di stringere patti con la grande distribuzione organizzata per tutelare le produzioni siciliane mediante lo strumento del contratto di filiera.

Una riunione, alla quale hanno partecipato alcuni rappresentanti della Grande distribuzione organizzata in Sicilia, si è tenuta nei giorni scorsi a Palazzo d’Orleans. E’ stato fatto il punto sull’attuale situazione e sulle criticità del comparto, a cominciare dall’eccessiva polverizzazione e frammentazione delle aziende agricole che priva i produttori di una seria capacità contrattuale con la commercializzazione. E proprio i temi della mancanza di rapporti con i mercati, della concorrenza subita dai prodotti che arrivano soprattutto dal Maghreb e della necessità di prezzi concordati, sono stati gli argomenti affrontati nella lunga riunione alla quale erano presenti anche gli assessori all’Agricoltura, Edy Bandiera, e alle Attività produttive, Mimmo Turano, e il cui esito è stato giudicato positivo dai partecipanti. Nei prossimi giorni sono previsti ulteriori incontri con la grande distribuzione. L'obietivo resta la stipula di un accordo di filiera che veda la Regione protagonista.
 

Siccità, c'è il decreto del Mipaaf

A piegare il comparto orticolo si accompagnano elementi negativi sul fronte delle patologie vegetali e delle bizzarrie del clima. Ma recentemente il Mipaaf ha emanato in favore della Regione Siciliana la declaratoria di stato di calamità per siccità, deliberato dalla giunta siciliana lo scorso 13 dicembre, per gli ingenti danni, 816 milioni dei quali 405 risarcibili, occorsi dalla primavera all’autunno del 2017.

Con il decreto ministeriale del 2 marzo 2018, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n 63 del 16 marzo 2018, è stata dichiarata l’esistenza del carattere di eccezionalità per gli eventi calamitosi verificatisi nelle province di AgrigentoCaltanissetta, Catania, Ragusa, Siracusa e Trapani dal 21 marzo al 20 settembre 2017. I comuni interessati nelle province di Agrigento e Caltanissetta sono specificati nel decreto, mentre le province di Catania, Ragusa, Siracusa e Trapani la delimitazione include tutti i territori comunali.