Sono sempre di più i top chef che negli stand proporranno modi creativi di cucinare i nuovi prodotti dell’alimentare italiano. Il profilo gastronomico della fiera sarà arricchito dal nuovo format delle Food court istituzionali, spazi degustazione e show cooking dei prodotti tipici del territorio, strutturati e animati in modo continuativo nel Padiglione 8. Qui saranno presenti sia singole aziende locali sia aziende associate nelle Collettive di Regioni, Camere di commercio e consorzi (da Campania, Calabria, Emilia Romagna, Piemonte, Toscana, Lazio ed altre). Ad esse si aggiunge, per la prima volta, l’area Gourmet taste, costituita da una selezione di aziende che permetteranno di degustare prodotti gourmet internazionali, con venti e più espositori provenienti dall’Europa e dall’Asia.
La Buyers Lounge, accanto a Food Court e Gourmet Taste, ospiterà i circa 2.500 top buyer esteri ospitati, per i quali è stato incrementato il programma di visite guidate nelle aziende alimentari della food valley emiliana. Sono buyer e manager delle più importanti catene retail provenienti da Usa, Canada, Sud America, Europa, Medio Oriente, Asia. Saranno presenti anche i buyer della Grande distribuzione operante in Italia e all’estero, tra cui il Gruppo Auchan e Coop che allestiranno un proprio spazio per sourcing e promozione.
Dedicato ai mercati internazionali, il programma continuativo di Roadshow intrapreso da Fiere di Parma in collaborazione con Federalimentare Cibus. Tra gli incontri più recenti, una delegazione di Cibus si è recata il 14 febbraio scorso al Rungis di Parigi, il più grande mercato agroalimentare di prodotti freschi del mondo. Altre missioni sono già programmate a Dubai in questi giorni, a Londra per presentare Cibus al mondo della ristorazione e del retail (27 febbraio e 15 marzo); alla fiera Foodex di Tokio, con una serata Cibus nella sede dell’Ambasciata italiana (il 7 marzo). Quest’anno al centro dell’evento anche appuntamenti dedicati all’innovazione e ai rapporti di filiera nel settore alimentare.
Ampio spazio ai prodotti italiani a denominazione d’origine nello stand di Aicig, Associazione italiana consorzi indicazioni geografiche, mentre nel padiglione 7 "Multiprodotto" troveranno spazio gli stand della Direzione pesca del ministero dell’Agricoltura e delle politiche agricole, di Micromalto che schiera decine di microbirrifici artigianali, delle produzioni d’olio presentate da Unaprol, nonché, per il primo anno, alcune best case del settore agricolo nazionale organizzate dal loro sistema di rappresentanza.
Per quanto riguarda il fuori salone in città, “Parma City of gastronomy”, presenterà dal 5 al 13 maggio prossimi sotto i Portici del Grano, il racconto delle eccellenze gastronomiche del territorio attraverso un percorso multisensoriale di conoscenza dei prodotti che fanno di Parma la capitale della food valley. Un’occasione per un’esperienza emozionale, dove le delizie dei sensi (assaggiare, odorare, ascoltare, vedere, accarezzare) permettono di immergersi nella vita della città. Parma come racconto di storie (quelle dei produttori, orgogliosi eredi di una tradizione antica) diventano, per i visitatori, ambasciatori di un’arte del vivere.
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Fonte: Cibus