E' ufficiale: Cia Romagna c'è. Lo scorso giovedì 14 dicembre è stato infatti firmato l'atto costitutivo che suggella la fusione fra le Cia delle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.

Danilo Misirocchi, già presidente della Cia Ravenna è stato nominato neo presidente della Cia Romagna, Lorenzo Falcioni, già presidente della Cia di Rimini, è il neo vicepresidente vicario, mentre Guglielmo Mazzoni, già presidente della Cia Forlì-Cesena è il neo vicepresidente.

"La costituzione di Cia Romagna coglie le significative trasformazioni aperte e continue in campo economico, istituzionale, politico, culturale e sociale che riguardano anche l'ambito territoriale della Romagna" hanno affermato il presidente e i vicepresidenti della neonata organizzazione.
"In presenza di questi cambiamenti si è imposta la necessità di riorganizzare la rappresentanza territoriale delle imprese agricole e abbiamo scelto in maniera consapevole, visti i nostri quaranta anni di attività, questa strada. Il lavoro sinergico, l'utilizzo al meglio delle risorse a disposizione, i processi di innovazione e di ampliamento della proposta politica dell'associazione sono tutte azioni che permetteranno a Cia Romagna di aumentare il grado di rappresentanza delle istanze territoriali e la qualità delle proposte politiche".

"Fra gli obiettivi: innovazione nella rappresentanza e nei servizi alla persona e all'impresa, supporto e risposte in linea con le nuove necessità con due punti ben saldi: la tutela del reddito degli agricoltori e l'affermazione del ruolo dell'agricoltura".

L'assetto della governance sarà tale fino al 25 gennaio 2018, giorno in cui si svolgerà la prima assemblea elettiva della Cia Romagna che avrà poi il compito di eleggere la direzione, il presidente e i vicepresidenti e approverà il documento programmatico.

La struttura operativa è guidata da Fabrizio Rusticali, direttore della Cia Romagna (già direttore della Cia di Ravenna). Claudio Bertuccioli (già direttore della Cia di Rimini) è il responsabile dei servizi alle imprese e Miriam Bergamo (già direttrice del Patronato Inac della Cia di Ravenna) è la responsabile dei servizi alla persona.

"Con Cia Romagna si costituisce una grande realtà interprovinciale, risultato dell'integrazione e della valorizzazione di esperienze, competenze e professionalità diverse. Le parole d'ordine sono centralizzazione di alcuni servizi, come ad esempio quelli dell'amministrazione, delle paghe e dell'Iva, realizzazione di economie di scala, consolidamento di servizi già affrancati e avvio di nuovi servizi" ha specificato Fabrizio Rusticali.
"Cia Romagna nasce al fine di adeguare la rappresentanza al nuovo scenario economico, politico, istituzionale e sociale in continua evoluzione e per garantire una crescita dimensionale ed una maggiore efficienza della struttura".

Nonostante continui ad essere garantita la presenza diffusa sui territori e restino funzionanti sedi, uffici, sportelli, presidi territoriali dislocati nell'area vasta Romagna, Cesena è stata scelta come sede amministrativa dell'organizzazione.
 

I numeri della Cia Romagna

  • 5.793 titolari d'azienda
  • 802 coadiuvanti (familiari e parenti dei titolari che lavorano nelle aziende a tempo indeterminato)
  • 18.252 soci (fra persone e aziende)
  • 26.687 clienti complessivi per i servizi alla persona
  • 106 dipendenti a tempo indeterminato
  • 35 sedi distribuite in tutto il territorio dell'area vasta
  • 7,3 milioni di euro il valore della produzione