Classe 1975, succede a Ivano Vacondio che, arrivato a fine mandato, è stato al timone dell'Associazione negli ultimi quattro anni sostenendo i messaggi e le iniziative di Italmopa. A lui vanno i ringraziamenti unanimi di tutta la base associativa per aver contribuito in modo decisivo al costante sviluppo dell'Associazione.
Cosimo De Sortis, della Deis Srl De Sortis Industrie semoliere, è entrato giovanissimo a far parte del Gruppo giovani di Italmopa, per poi diventare nel 2013 presidente della Sezione Molini a frumento duro.
"La mia sarà una presidenza nel senso della continuità e quindi con grande attenzione alle istanze provenienti dalle aziende associate" commenta il neo presidente.
"In particolare l'Associazione si concentrerà sulla politica di comunicazione con l'obiettivo di incrementarne la visibilità e di consolidare il ruolo di Italmopa come punto di riferimento sia verso gli interlocutori istituzionali che verso i mass media. Su questo tema si è già fatto molto nel corso degli ultimi anni, grazie soprattutto all'impegno del mio predecessore; abbiamo però l'obbligo di crescere ulteriormente".
"Sarà senz'altro utile - continua De Sortis - potenziare il ruolo di Italmopa nel fornire servizi 'a valore aggiunto' alle imprese associate che potranno disporre, tramite l'Associazione, di riferimenti immediati per le proprie esigenze legate a servizi di marketing, consulenza strategica, servizi finanziari, assicurativi e di informazione, promuovendo un numero crescente di seminari su temi specifici, circoli di benchmarking e convenzioni dedicate".
Ad affiancare De Sortis saranno i vicepresidenti Giorgio Agugiaro (Agugiaro & Figna Molini), Francesco Divella (F. Divella), Silvio Grassi (Molino Grassi) e Andrea Valente (Nova).
"Il settore molitorio è in fase di grande cambiamento" conclude Cosimo De Sortis.
"L'assetto normativo, la segmentazione del mercato, la numerosità degli operatori e la condotta delle imprese stanno mutando profondamente. E' dovere dell'Associazione accompagnare le imprese associate in questo processo. Nella mia azienda sono abituato a dire di essere un soldato e non un generale. Come presidente di Italmopa intendo fare la stessa cosa, ovvero mettermi al servizio dell'Associazione e dei suoi associati e, per quanto possibile, dare un contributo intellettuale nel solco del lavoro eccezionale fatto da chi mi ha preceduto".