Olive Oil Kansai 2016 è un grande appuntamento per i più importanti buyer di olio di oliva del continente asiatico. Il 18 ottobre è in programma per 70 top trader un seminario con tasting guidato dedicato agli oli extravergine dell’Emisfero Sud, mentre dal 18 al 20 ottobre piccole sessioni di degustazione su prenotazione si susseguiranno presso lo stand che ospita anche gli oli vincitori di Sol d’Oro Emisfero Nord, svoltosi nel febbraio scorso a Verona.
A Osaka sarà poi annunciato ufficialmente l’accordo di collaborazione con l’Olive Oil Kansai International Exhibition, che ha chiesto di ospitare l’edizione 2017 di Sol d’Oro Emisfero Sud. La data verrà fissata nel periodo più adatto alla valutazione degli oli prodotti al di sotto dell’equatore, pur essendo il Giappone nell’emisfero Nord.
“Veronafiere ha risposto con grande interesse alla proposta di Osaka – sottolinea il presidente di Veronafiere Maurizio Danese – perché corrisponde a uno degli scopi principali del concorso, che è quello di promuovere la crescita della cultura e della conoscenza dell’olio extravergine di oliva di qualità nel mondo. L’accordo, inoltre, ci permette di svolgere un’azione mirata e una puntuale promozione per uno dei prodotti di punta dell’agroalimentare made in Italy, che va sostenuto e comunicato ribadendone la qualità e le peculiarità, soprattutto nei mercati sensibili alla storia e alle caratteristiche degli alimenti”.
Nella due giorni di Osaka è prevista anche la presentazione dell’edizione 2017 di Sol&Agrifood, in programma dal 9 al 12 aprile a Verona, così da far conoscere il Salone internazionale dell’agroalimentare di qualità a una platea di operatori specializzati molto interessanti per gli espositori della rassegna veronese. Il Giappone è sicuramente uno dei mercati più interessanti sotto il profilo delle prospettive.
I dati parlano di un incremento del 6% tra il 2013 e il 2014 per un totale di 57mila tonnellate, una crescita dell’8% nei primi dieci mesi nel 2015 e un trend positivo con un +86% negli ultimi sei anni. Inoltre, più del 70% dell’import è rappresentato da olio vergine ed extravergine di oliva.
L’Italia è il secondo fornitore dopo la Spagna, detenendo una quota di mercato del 41%, ma con un valore unitario superiore. I margini per crescere rimangono sicuramente molto elevati, ed è per questo che bisogna puntare a livello promozionale anche sul mercato nipponico.