Misure a sostegno ortofrutta fino al 30 giugno 2017. La Commissione europea ha ufficialmente prorogato di un anno - dal 30 giugno 2016 al 30 giugno 2017 - le misure di sostegno a favore del settore ortofrutticolo, secondo quanto aveva annunciato il commissario Ue all'agricoltura Phil Hogan lo scorso marzo, per alleviare gli effetti dell'embargo russo.
Le esportazioni europee verso la Russia sono infatti crollate del 42,7 per cento dal maggio 2014 al maggio 2015 (vedi allegato). In base al nuovo provvedimento, il livello del contributo Ue resta invariato. Quanto ai volumi fissati per Paese membro, questi sono basati sulle esportazioni verso la Russia nei tre anni precedenti il divieto, a cui è aggiunta una quantità supplementare fino a 3mila tonnellate per tutti gli Stati membri.
Quasi 14 tonnellate per l'Italia
L'Italia potrà beneficiare di misure di sostegno europee per un totale di 13.900 tonnellate di frutta e verdura, delle quali 5.300 riguardano mele e pere, 4.600 prugne, uve da tavola e Kiwi, 200 pomodori, carote, peperoni, cetrioli e cetriolini, 1.000 arance, clementine, mandarini e limoni, 2.800 pesche e pesche noci.
Fonte: Commissione europea
Hogan: “Solidarietà Ue a produttori”
Secondo il commissario Ue all'agricoltira, Phil Hogan, si tratta di “una dimostrazione concreta di solidarietà da parte della Commissione europea nei confronti dei produttori di frutta e verdura europei che hanno particolarmente sofferto per l'embargo russo”.
In cosa consistono queste misure
Le misure consistono principalmente nel ritiro di prodotti per la distribuzione gratuita alle organizzazioni caritative e per "altri scopi" (come l'alimentazione animale, il compostaggio, e distillazione). Si applicano a pomodori, carote, cavoli, peperoni, cavolfiori e broccoli, cetrioli e cetriolini, funghi, mele, pere, prugne, frutti di bosco, uva da tavola, kiwi, arance dolci, clementine, mandarini, limoni, pesche e nettarine, ciliegie e cachi.
Le cifre delle misure Ue
Dall'inizio dell'embargo nell'agosto del 2014, le quantità di ortofrutticoli che hanno beneficiato delle misure eccezionali superano 1,13 milioni di tonnellate con un contributo Ue di quasi 280 milioni di euro.
Copa-Cogeca: “Bene misure, ma non bastano”
Il segretario generale dell’associazione europea Copa-Cogeca, Pekka Pesonen, accoglie con favore la decisione della Commissione europea; tuttavia giudica “inaccettabile che la Commissione europea abbia tagliato del 70 per cento le quantità eleggibili nel contesto del nuovo schema di aiuti Ue”. Inoltre l’associazione invita la Commissione a puntare “anche su settori diversi rispetto alla distribuzione libera”.