Nasce finalmente a Salerno il comitato promotore per la indicazione geografica protetta dell’olio extravergine di oliva della Campania, che si è formalmente costituito lo scorso 10 giugno, dopo una falsa partenza nello scorso mese di settembre a San Michele di Serino (Av).
 
Tante le Organizzazioni di prodotto presenti, i trasformatori e gli imbottigliatori, le organizzazioni di categoria ed il mondo industriale. Tutti hanno costituito il sodalizio per la tutela dell’olio campano ed eletto Raffaele Amore quale presidente del Comitato; ad Angelo Petolicchio è andata la carica di vicepresidente e Antonio Casazza è stato nominato tesoriere.

Casazza, che è il responsabile della sezione olivicola di Confagricoltura Campania, era stato inizialmente indicato come presidente del Comitato promotore nella riunione del 24 settembre a San Michele di Serino (Av), a cui seguì una solo annunciata e mai realmente effettuata formalizzazione della costituzione del Comitato.

La definitiva formalizzazione dell’atto di costituzione della scorsa settimana segue una pausa di riflessione ed una serie di integrazione nella compagine del Comitato.
 
Nel consiglio direttivo sono stati eletti, Salvatore Falco dell’azienda Olio Dante, Sabino Basso per l’omonima azienda, Michele Russo, Roberto Zambelli, Maurizio Capitelli, Luigi Milano, Pasquale Moscaritolo. Al Comitato possono chiedere di aderire olivicoltori, molitori ed imbottigliatori.
Il Comitato è stato costituito formalmente nel corso dei lavori che si sono svolti presso la Camera di Commercio di Salerno, venerdì 10 giugno, coordinati dal direttore della Cia Campania, Mario Grasso e presieduti da Sabino Basso, presidente di Confindustria Avellino. Ai lavori ha partecipato Franco Alfieri, consigliere per l’Agricoltura del presidente della Regione Campania.
 
Il comitato avrà il compito di tutelare l’olio extravergine campano e di presentare formale istanza per avviare l’iter di riconoscimento della Unione europea. Un comitato tecnico scientifico si occuperà del disciplinare di produzione utile a completare la documentazione necessaria alla richiesta di riconoscimento Igp.
 
La Campania è la quarta regione oleicola italiana, dopo la Puglia, la Calabria e la Sicilia e la sesta per superficie olivetata con 72.230 ettari. Nel 2010 la produzione di olive in Campania aveva raggiunto i 2.5 milioni di quintali che rappresentavano il 7.5% della produzione nazionale.
 
Grande soddisfazione esprime la Cia, che da anni persegue l’obiettivo di una Igp per l’olio di oliva: “Siamo ad una svolta e ne siamo fieri”, ha detto il presidente di Cia Campania, Alessandro Mastrocinque.
"Abbiamo voluto fortemente la nascita del Comitato, abbiamo investito tante energie nella consapevolezza che maggiore valore alle filiere significa maggiore valore al lavoro degli agricoltori e all’economia del nostro territorio”.
 
Franco Alfieri, consigliere per l’Agricoltura del presidente della Regione Campania, ha dichiarato: “La nascita del comitato promotore Igp olio extravergine pone le basi affinché uno dei comparti di primaria importanza per il territorio campano possa contribuire rilanciare concretamente una delle nostre eccellenze attraverso maggiori tutele alla filiera olivicola e valorizzando le nostre produzioni”.
 
“Il comparto olivicolo è fortemente frammentato e le cinque Dop esistenti in Campania prese singolarmente non riescono a coprire i quantitativi richiesti dal mercato internazionale - ha detto Sabino Basso, presidente di Confindustria Avellino, che ha aggiunto - la nascita del Comitato promotore intende contribuire a realizzare un riadattamento del comparto oleicolo alle logiche del mercato che spesso pretende semplicità comunicativa ed una maggiore riconoscibilità del nome geografico che con le Dop non sempre si riesce ad ottenere. Mentre, l’Igp Campania in questo senso rappresenta uno strumento che consente di ottenere una maggiore massa critica in grado di poter meglio affrontare il mercato, soprattutto nei confronti della Gdo".
 
Corrado Martinangelo, collaboratore del ministro Martina, sentito a margine dell’incontro da AgroNotizie, ha sottolineato come “L’Igp per l’olio della Campania potrebbe contribuire in modo significativo ad una maggiore penetrazione dei mercati internazionali, specie dei Paesi terzi, lasciando alle Dop i mercati domestico e Ue, sui quali queste sono più facilmente riconoscibili”.