L'agricoltura è un bene prezioso per la collettività, ma come si può comunicare il suo valore a tutta la cittadinanza? Per promuovere una riflessione pubblica e pianificare azioni utili ad informare tutta la società civile, il prossimo 31 maggio si terrà a Firenze nelle Logge degli Uffizi Corti la giornata di studio "L'agricoltura scomunicata: informazione, comunicazione e media in agricoltura" organizzata dall'Accademia dei Georgofili, in collaborazione con il Communication strategies lab (Csl) dell'Università degli Studi di Firenze e con l'Associazione stampa enogastroagroalimentare Toscana, Aset.

L'obiettivo del convegno, nel corso del quale interverrà tra gli altri il giornalista di AgroNotizie Cristiano Spadoni, è quello di stimolare il dibattito tra i professionisti della comunicazione e dei media, le associazioni e le organizzazioni agricole sull'informazione e sulla comunicazione riguardanti il mondo dell'agricoltura.

L'evento sarà il primo frutto della collaborazione tra l'Accademia e il Csl, che sta sviluppando delle riflessioni sull'utilizzo della "comunicazione generativa", come strumento metodologico per l'elaborazione di strategie di comunicazione funzionali alla conduzione di studi e ricerche sul mondo dell'agricoltura.

L'ingresso all'incontro è libero fino ad esaurimento posti.
 
Programma
Ore 15.00 – Apertura dei lavori
Giampiero Maracchi, presidente dell'Accademia dei Georgofili

Relazioni:
Informazione agricola tra cronaca, tecnica e politica
Stefano Tesi

L'agricoltura scomunicata
Luca Toschi

Interventi di:
Letizia Martirano – Agrapress
Cristiano Spadoni – AgroNotizie
Massimo Agostini – Agrisole
Lorenzo Benocci – Dimensione Agricoltura
Lorenzo Andreotti – L'Informatore Agrario
Gaetano Menna – Mondo Agricolo
Antonio De Concilio – Il Punto Coldiretti
Paolo Mori – Sherwood - Foreste e Alberi Oggi
Alessandro Maresca – Terra e Vita

Interventi programmati di accademici Georgofili giornalisti: Lorenzo Frassoldati, Massimo Lucchesi, Maurizio Naldini

Interventi e discussione

ore 18.30 – Chiusura dei lavori

Considerazioni conclusive
Pier Francesco De Robertis

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