Questi ultimi hanno poi potuto ricevere gratuitamente il proprio “Report AgriManager” personalizzato, ovvero un documento contenente la valutazione del loro profilo manageriale, utile per comprendere i punti di forza e i percorsi di crescita della propria impresa. Oltre cinquecento imprenditori hanno aderito al progetto, un campione certamente significativo del tipo di imprese presenti sul territorio.
I risultati dell’indagine sono stati poi presentati nel corso dell’evento conclusivo di AgriManager 2015, durante il convegno “Aumentare il reddito dell’impresa agricola”, tenutosi giovedì 11 febbraio 2016 alle ore 17.30, alla Coprob di Minerbio. La serata ha rappresentato un’occasione di confronto e di conoscenza della realtà produttiva e imprenditoriale delle aree rurali interessate dall’iniziativa, non solo per i numerosi e autorevoli agricoltori che hanno partecipato al progetto, ma anche i rappresentanti in sala.
I principali risultati dell’indagine sono stati presentati da Ciro Lazzarin, della Divisione Economica di Agri 2000, che ha quindi descritto le caratteristiche gestionali e organizzative delle imprese aderenti. Nell’indagine emerge come il 68% del campione utilizzi parametri poco efficaci per valutare l’efficienza tecnica ed economica della gestione e organizzazione aziendale, cioè poco capaci di indicare le strade percorribili per il miglioramento della redditività.
Il 38% degli imprenditori intervistati ha poi dichiarato di avere definito una strategia per lo sviluppo dell’impresa per i prossimi 5 anni, mentre la restante parte degli imprenditori non sembra avere idee su come affrontare il passaggio da una situazione di mercati e climatica stabile e a basso rischio ad una altamente instabile. La strategia per affrontare il cambiamento in atto più indicata dagli imprenditori è la crescita dell’efficienza dei processi di produzione (12%), seguita dalla diversificazione colturale (10%), oltre che dalla diversificazione delle attività e dei canali di vendita (7%).
"Un successo straordinario - commenta soddisfatto Camillo Gardini, presidente di Agri 2000 - delle 23mila imprese presenti nelle tre province di Bologna, Modena e Ferrara, oltre 500 hanno aderito al progetto. Dall'analisi è emerso come la volatilità dei mercati agricoli e le condizioni climatiche precarie siano i fattori che mettano più in difficoltà gli imprenditori agricoli. Da qui nasce appunto l'idea di AgriManager, con l'obiettivo di fornire competenze e consulenza per accrescere la managerialità degli imprenditori agricoli nella gestione aziendale d'impresa".
"Fondamentale per il progetto la grande lungimiranza di Emil Banca - continua Gardini - che ha sostenuto e sponsorizzato l'iniziativa, garantendo un'importante sinergia nello sviluppo di competenze ad hoc per gli imprenditori agricoli coinvolti nel progetto. Credo che la crescita di competenze nella gestione delle aziende agricole sia un tema cruciale per il futuro. Ci si pongono davanti due strade. La prima è quella che segue la legge di Darwin, dove solo i più forti rimangono sul mercato e tutti gli altri più piccoli scompaiono. La seconda invece, quella di fornire strumenti efficaci in grado di accompagnare gli imprenditori agricoli nelle scelte manageriali, in modo che tutti gli imprenditori possano rendere più efficiente e meno esposta ai rischi la propria azienda".