Si è raggiunto l'accordo all'Eurogruppo ma le sorti della Grecia all'interno dell'euro sistema sono ancora incerte perchè legate a doppio filo al pesante pacchetto di riforme che Tsipras dovrà approvare nel giro dei prossimi giorni. Per questo, secondo l'Overview settimanale di Ismea, questo clima di incertezza sta avendo ricadute anche sui mercati agroalimentari.

Fase di astenia per il comparto vinicolo, in attesa di una vendemmia che si preannuncia più abbondante rispetto alla scorsa campagna, e con scorte in evidente consolidamento. Buon dinamismo per gli oli di oliva lampanti, che confermano gli aumenti della scorsa settimana, in un mercato ancora a forte impronta spagnola.

Per quanto riguarda il comparto ortofrutticolo, pesche e nettarine risentono di una generale pressione alla vendita sia di merce nazionale che di prodotto estero, in prevalenza greco e spagnolo, con prezzi che probabilmente si dovranno ridurre per risalire con il graduale superamento degli attuali squilibri. Flessione anche per le quotazioni delle susine, che presentano valori comunque più alti rispetto alla scorsa campagna, mentre per le albicocche potrebbero esserci ancora rialzi, con un buon andamento, vista l'offerta ormai limitata nel Nord Italia. Tendenza ancora negativa per le uve da tavola, mentre sono partite positivamente le quotazioni dei limoni. Rialzo dei listini anche per meloni e angurie, che, complice le alte temperature, hanno visto crescere i consumi.

Per quanto riguarda gli ortaggi, andamento stabile per patate e carote, mentre la progressiva crescita delle disponibilità comporterà un'ulteriore riduzione dei prezzi di melanzane, peperoni e zucchine. Se ci spostiamo sui mercati dei frumenti, in particolare il grano duro, non c'è al momento interferenza dall'estero, mentre la situazione potrebbe stabilizzarsi per il frumento tenero.

Si mantiene una tendenza negativa dei prezzi del lattiero-caseario, con forti pressioni dell'offerta dal continente australe. Per quanto riguarda il settore zootecnico, permangono condizioni di squilibrio sul mercato bovino, mentre i prezzi dei suini sono in risalti. Stabili gli avicoli, mentre i conigli potrebbero subire un ulteriore deprezzamento.