Un migliaio di produttori Copagri hanno partecipato ieri  a un sit-in davanti alla Camera dei deputati per esprimere il proprio dissenso sull'Imu agricola.
L'iniziativa ha registrato la presenza solidale di esponenti della politica italiana. Il presidente Franco Verrascina ed il vicepresidente Alessandro Ranaldi sono stati ricevuti dai presidenti delle Comagri di Senato e Camera, Formigoni e Sani, e da una delegazione di rappresentanti del Movimento 5 stelle della Comagri e della Commissione finanze della Camera.

Dopo gli interventi di alcuni responsabili regionali dell'Organizzazione ha preso la parola il presidente Verrascina. “L'unica certezza della politica – ha detto – sono le tasse. Una politica miope quella degli ultimi Governi, ma anche dell'attuale, che guarda solo ad un certo tipo di imprenditoria, quella che ha sempre preso senza garantire sviluppo e lavoro. L'agricoltura, insieme all'alimentare, è l'unico settore che dà speranza al nostro Paese. Lo dimostrano diversi dati economici in controtendenza con l'andamento negativo degli altri comparti. Agricoltura vuol dire cibo, quindi vita. Un settore che, guardando ad Expo, merita rispetto. Non si può continuare a tassare chi produce, mentre nulla è stato fatto per i costi della politica e sugli sprechi".

"Le riforme sono importanti – ha detto ancora Verrascina - ma non hanno senso se calate in un Paese dove si fa chiudere chi può creare ricchezza. Sì alle riforme, ma chiediamo di riformare anche atti e comportamenti. L'Imu sa di vecchio. Non c’è un’Imu buona e una cattiva. L'Imu va sospesa per essere eliminata. E' un'imposta contro l'impresa. Ai parlamentari che hanno criticato l’Imu chiediamo atti concreti. Mi appello ai sindaci, inoltre, ricordando che anche l'attuale Premier lo è stato, affinché non si facciano coinvolgere in questa operazione. Essi non sono nominati come i parlamentari ed a maggior ragione devono rendere conto a chi li elegge, agricoltori compresi”.