De Nora Next, in partnership con aziende leader dell’industria alimentare e rinomati enti di ricerca nazionali e internazionali, ha sviluppato sistemi in grado di produrre on site e on demand prodotti e soluzioni efficaci e sicuri al servizio della filiera agroalimentare.

Le tecnologie impiegate per l’utilizzo di ozono proposte da De Nora Next rispondono alle richieste delle aziende alimentari e dei consumatori sempre più orientati verso alimenti sani prodotti secondo i principi di sostenibilità ambientale e secondo i migliori e più moderni standard di sicurezza. Sulla base delle sue capacità antimicrobiche e i suoi brevi tempi d’azione, in aggiunta all’assenza di residui, l’ozono costituisce, al momento, l’applicazione più idonea ed eco-friendly per  aumentare la shelf life di frutti e vegetali.

L’ozono, fra i composti naturali a maggior potere ossidante, risulta efficace, ad esempio, nella frigoconservazione di frutta, formaggi, salumi perché:
contrasta efficacemente l’accrescimento del micelio dei funghi, il proliferare di batteri e lieviti;
rallenta la maturazione delle frutta;
sanifica gli ambienti di conservazione, trasporto e lavorazione di frutta, verdura, carni, formaggi e pesce (contro Lysteria e altri patogeni);
agisce efficacemente nel trattamento delle acque di processo.

Eraldo Secchi, sales manager di De Nora Next, dichiara: “De Nora Next ha sviluppato numerosi progetti con i propri ricercatori per individuare le concentrazioni, i tempi e le modalità più efficaci per garantire la qualità e la sicurezza di frutta e verdura. Dall’impulso della ricerca, da sempre il motore della strategia di Industrie De Nora, stanno prendendo corpo, in partnership con enti di ricerca nazionali e internazionali, numerose tecnologie in grado di rivoluzionare la fase del trasporto, consentendo il raggiungimento di distanze significative a costi inferiori e una qualità dei prodotti superiore rispetto a quanto accade oggi con refrigerazione e trasporto. A questo proposito stiamo ottenendo risultati incoraggianti su radicchio, rucola, insalata e altri ortaggi dal progetto EcoOrt, che vede l’azienda Geofur come capofila e di cui fanno parte anche il Consorzio di tutela radicchio rosso di Treviso e Variegato Igp, il Cnr ISpa, l’Istituto agronomico mediterraneo di Bari (Iamb)”.

Risultati interessanti sulla frutta arrivano, invece, dal progetto Proinno Bit sostenuto dal Pon Ricerca e competitività 2007-2013, che ha visto coinvolti Elsac Engineering, partner di progetto coadiuvata da Giuseppe Mazzeo, e la collaborazione di Cristian Carboni, ozone application specialist di De Nora Next. “L’agroalimentare ha bisogno di innovazione, lavoriamo per  fornire un contributo utile a tutta la filiera, dalla produzione al consumo e vogliamo farlo nel massimo rispetto dell’ambiente - sostiene Cristian Carboni -. Questi progetti intendono sviluppare innovazioni tecnologiche ed ecocompatibili in grado di aumentare la shelf life del prodotti, la loro salubrità e la qualità attraverso l’azione combinata di refrigerazione passiva e trattamenti con ozono”. Da anni Carboni collabora nella realizzazione di numerosi poster e pubblicazioni scientifiche che evidenziano gli ottimi risultati ottenuti dall'applicazione dell’ozono su ciliegie, mele, piccoli frutti, uva da tavola, agrumi, lattughino, fiori e fronde recise, nella fase di lavaggio della frutta post raccolta, nella frigoconservazione dei prodotti ortofrutticoli, nell’abbattimento delle micotossine su frutta e cereali.


Fig. 1 fragole con ozono, dopo 10 giorni
 
Fig. 2 fragole senza ozono, dopo 10 giorni

Nel settore vitivinicolo, De Nora Next ha collaborato a numerosi progetti di ricerca come nel caso del progetto Residuo0 (che vede tra i partner l’Azienda Bisol, il Consorzio tutela del Vino Valdobbiadene Prosecco, il Consorzio tutela Vini Soave e Recioto di Soave) e a varie iniziative formative e divulgative come i corsi effettuati nell’ambito del progetto Tergeo organizzati dall’Unione italiana vini. L'obiettivo è quello di incrementare la sostenibilità nella filiera vitivinicola promuovendo l’impiego dell’ozono per la sanificazione di tank, botti e barrique. In particolare, nell’ambito del progetto Residuo0 è stata verificata anche l’efficacia dell’ozono nel lavaggio delle uve o nel trattamento delle uve in passitura per l’abbattimento o per il controllo di lieviti, muffe, batteri e insetti (in modo particolare della Drosophila).
Giorgio Padula, general manager di De Nora Next, conclude: “Le proprietà disinfettanti di questo gas ossidante sono note da molto tempo. L’ozono è in grado di ripulire, in modo ecologico, aria e acqua da batteri, funghi e virus. Per tali motivi, ritengo che l’ozono diventerà un fattore determinante nella competizione globale e servono ricerca e personale qualificato, due componenti fondamentali di tutto il progetto  De Nora Next”.

De Nora Next è presente a Macfrut, Cesena, dal 24 al 26 settembre al padiglione B stand 370 dove saranno in esposizione macchine di diverse dimensioni e portata e dove il team attende i visitatori per illustrare le innovative tecnologie all’ozono e individuare assieme la soluzione sostenibile più valida ai problemi della produzione che ogni anno impattano sul bilancio delle aziende.