La Cia Ravenna, da sempre attenta ai diversi aspetti della multifunzionalità in agricoltura, organizza un’iniziativa rivolta alle imprese del settore per approfondire i temi normativi e fiscali legati alle diverse tipologie di attività multifunzionali.

Nella serata di giovedì 19 giugno nella Sala della Banca di Credito Cooperativo a Faenza (Ra) sarà l’editorialista de Il Sole 24 Ore, esperto fiscale, Gian Paolo Tosoni a relazionare sulle normative europee in materia e sulla “legge di orientamento” italiana che ha dato una nuova configurazione giuridica e funzionale all’impresa agraria e definisce, per la prima volta sul piano normativo, il distretto rurale e il distretto agroalimentare: in sostanza, amplia lo spettro delle attività che possono definirsi agricole conferendo legittimmità e dignità alla multifunzionalità in agricoltura. L’impresa agraria, pur restando ancorata al settore agricolo, può realizzare attività che sconfinano nei settori industriale e/o terziario: l’impresa che gestisce un’azienda agricola multifunzionale può cessare di essere “mono-settoriale” e diventare “multi-settoriale”: produce ed eroga servizi. L’incontro sarà presieduto da Danilo Misirocchi, presidente della Cia della provincia di Ravenna.

Il numero uno di Cia Ravenna, Misirocchi, sottolinea: "Le attività agrituristiche, la vendita diretta, le fattorie didattiche, i mercati contadini, lo sviluppo di nuovi prodotti e modalità di consumo, rappresentano in provincia di Ravenna una realtà consolidata, economicamente valida sia per le imprese sia per i consumatori. L’entità della richiesta è sempre in crescita, le sue caratteristiche sono le più varie, in relazione ai rapidi cambiamenti espressi dai consumatori e dalle imprese stesse, con conseguenti necessità di approfondimenti in termini normativi e di fiscalità. La multi settorialità in agricoltura – prosegue Misirocchi - è una delle indicazioni più significative della politica agricola comunitaria. Parliamo quindi di un’azienda che contribuisce a proteggere l’ambiente e il territorio, a valorizzare le produzioni tipiche e di qualità, a elevare il potenziale turistico di una determinata area, ad accrescere lo sviluppo rurale".