"Il testo approvato dal consiglio Ambiente, il quale verrà ora sottoposto alla seconda lettura del Parlamento europeo – continua Tiso –, nega in tutta evidenza il diritto/dovere di conoscere le conseguenze delle coltivazioni Ogm e annulla di fatto il ruolo politico dell'Ue, ancora una volta incapace di indicare con chiarezza una strategia comune. Come Confeuro – prosegue Tiso – abbiamo sempre ritenuto sterile e priva di contenuti la divisione tra i fautori degli Ogm e i contrari e abbiamo invece sempre messo in rilievo l'esigenza di una indagine conoscitiva adeguata per valutare con cognizione i pro e i contro di queste coltivazioni".
"Quel che inevitabilmente accadrà nei prossimi anni, con buona pace di tutti i “No Ogm” – conclude Tiso – sarà l'affermazione nel mercato globale di quest'ultimi per maggiore velocità di produzione, superiore adattabilità al mercato e minori costi di produzione. E tutto questo senza che nessun organo internazionale di indiscutibile imparzialità possa certificarne l'assenza di effetti negativi per la salute dell'uomo".
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Fonte: Confeuro