Maria Pirrone è la nuova presidente nazionale dell’Agia, l’associazione giovani della Cia, Confederazione italiana agricoltori. Trentasei anni, di Civita in provincia di Cosenza, una laurea in Agraria e un’azienda multifunzionale a vocazione cerealicola e zootecnica con agriturismo annesso, è stata votata oggi dall’Assemblea elettiva, riunita a Roma all’Auditorium “Giuseppe Avolio” e composta da 119 delegati in rappresentanza dei 24 mila iscritti dell’organizzazione.

La neo eletta subentra a Luca Brunelli e guiderà l’Agia per i prossimi quattro anni: “Voglio ringraziare Brunelli per il lavoro e i traguardi raggiunti -ha detto Pirrone-. Raccolgo il testimone con la certezza che bisogna continuare a compiere ogni sforzo per rappresentare e difendere le imprese condotte dai giovani, che sono il futuro del comparto e del Paese”. Ad affiancarla ci saranno tre vicepresidenti: Vincenzo Netti, Marco Ercolani e Valentino Berni.

L’agricoltura è un bene comune - ha sottolineato Pirrone -. E’ un settore in grado di produrre cibo, lavoro e reddito; di creare ricchezza per la collettività; di affrontare i problemi della malnutrizione e della sicurezza alimentare; di garantire la difesa del suolo, del territorio e dell’ambiente. La consapevolezza di questo ruolo primario rappresenta la spinta e la vitalità dell’impresa agricola. Lavoriamo quindi affinché l’Europa promuova il ruolo economico degli imprenditori agricoli attraverso politiche di valorizzazione dell’agroalimentare di qualità favorendo l’aggregazione di filiera, combattendo la contraffazione e contrastando l’illegalità. E ancora - ha proseguito la presidente dell’Agia-Cia -, lavoriamo per una reale razionalizzazione burocratica fino ad arrivare a una sostanziale proporzionalità tra adempimenti e dimensione economica delle imprese. Lavoriamo affinché venga istituita una ‘Banca della Terra’ a 360 gradi per promuovere, favorire e sostenere la mobilità fondiaria, l’uso agricolo dei terreni e soprattutto il ricambio generazionale”.

“Bisogna -ha evidenziato la neo eletta Pirrone- garantire la possibilità di realizzare le strutture, materiali e immateriali, necessarie all’attività d’impresa. Questo vuol dire ricreare un circuito virtuoso tra imprese e ricerca, ma soprattutto investire nelle zone rurali, dove scarseggiano servizi essenziali come sanità e scuola, trasporto locale, nuove tecnologie come la banda larga”.

Il presidente della Cia, Dino Scanavino?, ha aggiunto: “oggi è tempo di lavorare per cambiare il verso alle cose. Per questo presentiamo con l’Agia il ‘Manifesto per l’Italia al verso giusto’. Nel nostro Paese bisogna rimettere al ‘verso giusto’ il ruolo dell’istruzione, quello del mercato e del capitale, la politica e il welfare”. Ma soprattutto, ha chiosato Scanavino, “in Italia bisogna rimettere al ‘verso giusto’ i giovani, perché un Paese che non valorizza i giovani non riesce ad avere un’adeguata classe dirigente e quindi un futuro prospero”.