Ottantaquattro iscritti, anche da fuori regione (val d’Aosta  e Abruzzo) per l’iniziativa formativa, da quest’anno obbligatoria per legge, promossa dalla Fondazione Edmund Mach, con il patrocinio di Codipra, e la collaborazione di Itas assicurazioni, Collegio provinciale dei periti agrari e dei periti agrari laureati di Trento, Ordine dei dottori agronomi e forestali di Trento e Ordine dei geometri di Trento.

In provincia di Trento il capitale assicurato per i danni provocati da avversità atmosferiche su prodotti agricoli ammonta ad oltre 300 milioni di euro. Ogni anno le perizie sono circa 20-30 mila, ma si possono raggiungere numeri più alti, come nel 2011 o nel 2012, quando a causa rispettivamente della grandine e delle gelate, sono state effettuate circa 55 mila perizie. Il tema della difesa assicurativa in agricoltura è stato ampiamente affrontato oggi, a San Michele all’Adige, in occasione dell’apertura del corso per periti estimatori di danni da avversità atmosferiche su prodotti agricoli.

Il programma di formazione coinvolge il Centro istruzione e formazione di San Michele e altri cinque istituti agrari sul territorio nazionale; si rivolge a periti agrari, geometri e laureati in agraria che intendono intraprendere l’attività di “perito grandine” ma anche ai professionisti che necessitano di aggiornamento e si avvale del contributo dei tecnici del Centro trasferimento tecnologico che collaborano costantemente con Codipra nella lettura e nella valutazione in campagna dei dati meteorologici che possono influire negativamente sui danni riscontrati in campagna e oggetto di possibile risarcimento assicurativo.

Oggi, in apertura del corso, sono intervenuti il dirigente del Centro istruzione e formazione, Marco Dal Rì, i rappresentanti dei tre ordini professionali, Marco Stenico (agronomi), Guido Sicher (periti agrari) e Graziano Tamanini (geometri), il direttore di Codipra, Andrea Berti, il referente per il ramo grandine di Itas Assicurazioni, Mauro Ciriaco. “La necessità di maggiore formazione dei periti grandine è legata all’evoluzione che stanno avendo i contratti di assicurazione nella gestione del rischio – spiega Berti-. Fino a pochi anni fa le polizze coprivano solo i danni da grandine, mentre oggi coprono tutte le avversità atmosferiche (multirischio). Inoltre la nuova Pac attribuisce un’importanza strategica alla gestione del rischio come strumento di stabilizzazione del reddito”.

“Come scuola-
aggiunge Dal Rì- stiamo tenendo conto di questa evoluzione in modo da potenziare i programmi di insegnamento anche con queste tematiche specifiche”.

I temi affrontati oggi nell’aula magna della Fondazione Mach riguardano la normativa sulle assicurazioni in agricoltura, le tecniche di stima dei danni alle colture arboree, i principali danni da malattie e fisiopatie su pomacee, ma si parlerà anche di metodologie di stima e di polizze multirischio.  Domani il corso prosegue con i principali danni da malattie e fisiopatie sul prodotto uva, le tecniche di stima dei danni all’uva da vino, con un'attenzione particolare al microclima, alla valutazione degli elementi climatici, alle banche dati e alle tecniche di stima dei danni su ciliegie in provincia di Trento.

Un altro appuntamento è in programma venerdì 29 marzo, alle 14, alla sala della Cooperazione, per il convegno organizzato da Codipra sulla gestione del rischio come elemento di rafforzamento della competitività del settore agricolo a cui parteciperanno tra gli altri, il presidente della Provincia autonoma, Ugo Rossi, e Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo.