Tra gli ospiti della mattinata, Martin Stilwell Ceo Italagro e presidente delle industrie del pomodoro portoghesi Ait, Mauro Tonello vice presidente nazionale Coldiretti, Francesco Mutti presidente Mutti Spa e presidente gruppo derivati pomodoro Aiipa, Filippo Arata presidente Ainpo e Marco Crotti, presidente del Consorzio agrario di Piacenza. Moderatore e animatore Lorenzo Bazzana, capo servizio economico della Confederazione nazionale Coldiretti.
Si parlerà delle profonde problematiche che sta vivendo il settore e saranno tracciate le prospettive di sviluppo e gli scenari futuri. A Piacenza, negli ultimi dieci anni gli ettari dedicati a questa produzione si sono dimezzati e, come se ciò non bastasse, l’ultima campagna causa costi di produzione che a Piacenza, sono i più alti d’Europa, e andamento climatico non favorevole, ha fatto segnare il raccolto più basso dell’ultimo decennio. “La minor quantità prodotta - afferma Marco Crotti-, giova al mercato, perché a livello mondiale, sono diminuiti se non spariti gli storici stock. La contrattazione che ci aspetta dovrebbe correggere dunque quella perdita di redditività cumulata in questi anni, e garantire una più equa applicazione delle regole qualitative”.
“In questo distretto, prosegue Filippo Arata, abbiamo i costi di produzione più alti d’Europa e le regole più restrittive. Per fare un esempio, le regole circa i principi attivi ammessi non trovano poi riscontro nelle regole a tutela della trasparenza sull’origine. Questa discordanza nei regolamenti pone limiti a tutte quelle aziende che vogliono lavorare con qualità, senza poi riconoscere loro un’adeguata valorizzazione in termini di trasparenza”. Luigi Bisi, presidente di Coldiretti Piacenza, afferma: "Insomma, un ricco programma per questo appuntamento che Coldiretti ha voluto creare all’interno di Tomato World, spaziare tra gli aspetti più tecnici e quelli più economici con momenti di confronto costruttivo con esperti del settore è importante per affrontare le sfide del futuro e valorizzare la produzione di un alimento che, non solo caratterizza la realtà piacentina, ma che ha fatto diventare l’Italia famosa nel mondo”.
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Fonte: Coldiretti Piacenza