L’Assemblea, cui ha partecipato anche il presidente della Cia Giuseppe Politi, ha manifestato unanime consenso per la linea tenuta dal Cno nelle diverse sedi istituzionali, invitando a proseguire nell’impegno dimostrato nella tutela degli interessi dei produttori olivicoli e dei consumatori in una fase economica così difficile. Il primo obiettivo individuato è il consolidamento di una forte presenza delle Op su tutto il territorio nazionale per dare risposte concrete ai propri soci.
"Le sfide per l'immediato futuro sono molteplici e tutte di grande rilevanza, a cominciare dalla applicazione in Italia della riforma Pac" ha dichiarato Sicolo, dopo la conferma al vertice del Cno. "Abbiamo preparato un documento di posizione, con il quale chiediamo una gradualità nella convergenza interna e il riconoscimento della specificità del settore olivicolo. Inoltre proponiamo un nuovo articolo 68 che punti davvero sulla qualità e l'autenticità della migliore produzione di olio extra vergine italiano".
Altri appuntamenti decisivi sono l'organizzazione sul territorio di una rete di Op in grado di recitare un ruolo attivo sul mercato e di aggregare l'offerta. Inoltre rimarrà sempre alta la guardia nei confronti della lotta alle contraffazioni, ai comportamenti sleali ed alla difesa del Made in Italy.
"Proprio in questi giorni ho chiesto al presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro che ringrazio per l'ottimo lavoro svolto in occasione della riforma Pac, di favorire l'iter di approvazione del regolamento comunitario sugli standard di qualità che prevede la diminuzione dei limiti massimi di alchilesteri" ha concluso Sicolo.
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