Sostegno alle produzioni agricole tipiche del territorio (lotta alla crisi idrica); contrasto alla subsidenza ed alla salinizzazione delle falde; possibilità di uso domestico in caso di emergenza. Sono questi gli scopi per cui opera da oltre settant’anni il Canale Emiliano Romagnolo e che nei prossimi mesi verranno estesi a buona parte del riminese.
La decisione del Mipaaf rende infatti possibile la costruzione del primo stralcio del canale principale irriguo da Valle Uso a Valle Rio Pircio, nel comprensorio di Rimini, a cui seguirà un secondo stralcio per un ammontare complessivo di più ventidue milioni di euro.
"In questo momento di grande crisi economica – spiega il presidente del Consorzio Cera, Massimiliano Perderzoli - va sottolineata la lungimiranza del ministero che con questo importante intervento (che premia la capacità progettuale dei nostri tecnici) va nel segno di sostenere concretamente l’agricoltura del territorio".
Il progetto, firmato dal Consorzio Cer, prevede che questo nuovo tratto del Canale emiliano Romagnolo si ripaghi in 6 anni, generando dal settimo un risparmio per collettività di oltre 4 milioni di euro lordi all’anno.
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