La presenza della Sicilia, sotto l’egida dell’Istituto regionale vini e oli di Sicilia (Irvos), ha visto incontri professionali con la stampa e i buyers, un seminario condotto dall’enologo Barbara Tamburini dal titolo “Viaggio alla scoperta dei vini di Sicilia”, degustazioni libere presso la tasting area gestite da due sommelier professionisti e workshop condotti da Patrick Maclart, giornalista e blogger di vino francese.
“Vinexpo è sempre una finestra sul mondo – afferma Dario Cartabellota, assessore alle Risorse agricole e alimentari della Regione Sicilia - che se da un lato permette di capire quali sono le esigenze dei buyers provenienti da tutti i continenti, dall’altro offre alle nostre aziende, sia grandi che piccole, la vetrina ideale per proporsi ai mercati più esigenti e remunerativi”.
A fare eco alle parole dell’Assessore anche Lucio Monte, neo Direttore dell’Irvos: “Siamo soddisfatti. Le aziende hanno ottenuto molti contatti di operatori internazionali, ponendo importanti basi per successivi accordi commerciali".
La parola alle aziende
Tanti i territori di produzione, tanti i vini e tante le aziende presenti a Bordeaux.
Antonio Rallo, presidente di Assovini Sicilia e contitolare dell’azienda di famiglia Donnafugata, ha commentato: "La presenza della Sicilia con ventinove aziende in un unico spazio, aperto e ben riconoscibile, è stata significativa per la visibilità e il prestigio della nostra Regione”.
Grande entusiasmo anche nelle parole di Luisa Melia, responsabile marketing di Ceuso: “E' la prima volta che partecipiamo al Vinexpo di Bordeaux e il bilancio è stato positivo, siamo infatti entrati in contatto con operatori di Paesi dove ancora non eravamo presenti come Brasile, Olanda e Russia”.
Vinexpo 2013 è stato il debutto anche per Alessandro di Camporeale, rappresentata a Bordeaux dai due cugini Alessandro. “Mi ha stupito - afferma Benedetto Alessandro - la presenza nello stand Sicilia di alcuni operatori francesi interessati alle nostre produzioni enologiche. Spesso noi italiani mostriamo una certa forma di riverenza nei confronti del mercato francese considerandolo inaccessibile per la commercializzazione dei nostri vini, e invece incontri come quelli di questi giorni ci hanno lasciato piacevolmente sorpresi e ci auguriamo che possano trasformarsi presto in un nuovo business”.
Tra i vini più richiesti sicuramente quelli dell’Etna, il grande fenomeno e orgoglio dell’enologia siciliana, un successo confermato dalle parole di Antonino Destro, titolare della cantina La 3 D – Destro Vini, insediata alle pendici del Vulcano: “Molti importatori, di diverse nazionalità, sono arrivati allo stand Sicilia con il preciso obiettivo di conoscere e scoprire le cantine che operano in questo angolo straordinario della nostra terra, confermando così il grande apprezzamento che i vini dell’Etna stanno riscuotendo in tutto il mondo”.
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