La grande siccità dei mesi estivi ha determinato un ulteriore calo dell'offerta di pere per la campagna 2012-2013.
Lo conferma il Cso, Centro servizi ortofrutticoli, che, all’interno dell’attività di monitoraggio delle produzioni realizzata nell’ambito del Comitato promotore dell’organismo interprofessionale pera, ha registrato una diminuzione dell’offerta di William che porterebbe la produzione su livelli ancor più deficitari rispetto alle già basse produzioni stimate prima della raccolta.
I quantitativi previsti a inizio luglio ponevano già le produzioni di questa varietà sui livelli minimi dell’ultimo decennio a causa di un minor numero di frutti; l’ulteriore calo produttivo è stato determinato dalla grave siccità che ha colpito le aree di produzione ostacolando fortemente il normale sviluppo dei frutti. I calibri risultano pertanto penalizzati rispetto al previsto. L’aggiornamento delle stime elaborato in questi giorni evidenzia un calo attorno al 6/7% rispetto alle prime previsioni che porterebbe l’offerta a flettere di oltre il 30% rispetto al 2011.
Per la pericoltura italiana il 2012 si conferma così come una annata di scarsa produzione non solo rispetto al 2011, ma anche nel confronto con la media produttiva delle passate stagioni.
La situazione monitorata oggi su William, che per la varietà Conference sembra addirittura peggiore, potrebbe confermarsi anche su Abate; di queste due ultime varietà verranno rielaborate le previsioni a raccolta ultimata.
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