Caldo e siccità frenano le produzioni di pomodoro. La raccolta delle varietà precoci è iniziata nel mantovano e i primi risultati indicano un calo delle rese in campo. La contrazione oscilla fra il 15 e il 20%, mentre la qualità è piuttosto elevata, con il grado Brix intorno a 5-5.02.

Questa è l'analisi di Apima Mantova, i cui associati – soprattutto nell'area del Viadanese e Casalasco – sono già all'opera con la raccolta del pomodoro da industria.

Accanto a temperature texane e a stress idrico, quest'anno mitigato non sufficientemente da chi ha adottato il sistema di irrigazione a manichetta, le piante di pomodoro hanno dovuto fare i conti con alcune scelte al risparmio da parte di alcuni agricoltori. E chi ha tagliato il numero di irrigazioni e l'utilizzo di mezzi tecnici si ritrova con produzioni maggiormente in sofferenza, non soltanto in termini di quantità.

"La media per le zone mantovane ed emiliane – afferma Apima – si aggira sui 660-700 quintali per ettari, i primi raccolti del 2012 si aggirano sui 450-500 quintali, anche se prevediamo un miglioramento".

Dalle industrie conserviere del Nord Italia trapela anche l'incognita sul calendario. Le temperature elevate potrebbero infatti provocare una concentrazione della raccolta, causando una saturazione del mercato. Il rischio è quello di non riuscire a smaltire per intero la produzione e di influire sui prezzi del pomodoro.