Serre distrutte, raccolto perduto, piante da frutto sradicate, vigneti divelti, questo il bilancio della tromba d'aria che ieri si è abbattuta lungo il litorale veneziano. Un vortice che ha interessato una fascia di circa 50 km di ettari coltivati a ortaggi, frutta e fiori.

La conta dei danni rilevati da Coldiretti ammonta a 4 milioni di euro concentrati nell'area di Cavallino Tre Porti, Caorle e Eraclea con epicentro l'Isola di Sant'Erasmo dove circa 80 agricoltori continuano a praticare con innovazione la tradizione dell'agricoltura storica che fu l'emblema della Serenissima Repubblica.

"Intere coltivazioni di zucchine, cetrioli, pomodori, melanzane, piselli e carciofi violetti distrutti, oltre alla produzione frutticola e florovivaistica" - sottolinea Coldiretti Veneto che ha già chiesto lo stato di calamità.

Gli imprenditori agricoli sono già al lavoro per ripristinare il territorio insieme alla protezione civile e ai vigili del fuoco, in un'ottica di reciproco servizio verso i cittadini consumatori ai quali va garantita la sicurezza e anche la fornitura di prodotti di qualità ai mercati agricoli.