Per il quarto anno consecutivo il Consorzio agrario di Bologna e Modena, Caip, chiude in attivo la gestione corrente anche nel 2011. L'utile di esercizio balza a 10,6 milioni di euro e il margine operativo, al netto delle operazioni straordinarie, ammonta a 2,3 milioni.
"Questo risultato, conseguito nel corso di una crisi economica – commenta il presidente Gabriele Cristofori – dimostra che l'azienda ha consolidato in questi anni il suo equilibrio e riesce a superare anche dinamiche di mercato negative". "Anche il livello di indebitamento netto - aggiunge il direttore generale Angelo Barbieri - di 44 milioni su un consolidato di 366 è da considerarsi fisiologico, come confermato anche dalla società di revisione".
• Ricavi della capogruppo Caip: 181,1 milioni di euro (159,8 nel 2010) +13,3%;
• Valore della produzione aggregata: 366,6 milioni (362,1 nel 2010) +1,2%.
I ricavi della capogruppo Caip sono cresciuti di oltre 21 milioni grazie soprattutto all'aumento dei listini nel comparto dei cereali e proteici (valore 55 milioni), alla conferma dei brillanti risultati nel settore macchine (valore 26 milioni circa), alle positive dinamiche delle agroforniture (valore totale circa 87 milioni) in particolare concimi e sementi.
"In questo contesto il Caip Bologna-Modena si conferma al primo posto in regione per giro d'affari e al secondo posto nel sistema nazionale dei Consorzi agrari, e leader di mercato nelle due province nei mezzi tecnici, nelle macchine e nello stoccaggio cereali con quote del 50% in provincia di Bologna e del 30% in quella di Modena". Fra i dati salienti del bilancio la performance nei cereali e proteici dove Caip ha ritirato quasi 2,5 milioni di quintali contro i 2,3 del 2010 con incrementi del 15,4% per il grano tenero, del 17,7% per mais e sorgo.
"Convinti sostenitori del progetto del futuro Consorzio agrario dell'Emilia - dice il presidente Cristofori -, che dovrebbe realizzarsi entro la fine 2012 con la fusione dei due Consorzi di Bologna-Modena e di Reggio Emilia, abbiamo incrementato la nostra collaborazione col Cap di Reggio Emilia per la creazione di un'azienda più forte ed efficiente per affrontare le sfide del futuro". Con lo stesso obiettivo Caip ha supportato con uomini e mezzi il difficile momento del Cap di Parma perfezionando l'affitto del ramo di azienda dei prodotti petroliferi di quel Cap da parte di Eurocap (partecipata Caip) evitando maggiori danni al Cap di Parma e ai suoi soci.
Attraverso la partecipata Emilcap, Caip ha poi perfezionato l'affitto del ramo di azienda del mangimificio del Cap di Parma che diventa il polo industriale dei Cap di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Bologna-Modena realizzando il progetto di un polo mangimistico efficiente e di dimensioni produttive accettabili, per sempre meglio rispondere alle esigenze degli allevatori.
Caip ha poi aumentato fino a 530.000 euro la propria partecipazione nel Pastificio Ghigi di Morciano di Romagna, industria acquisita e gestita dai Consorzi agrari, "che ci vede – dice Cristofori – come secondi azionisti e stretti collaboratori, unico pastificio in Italia che può garantire la produzione di pasta col 100% di grano duro italiano".
Quanto alle società controllate e collegate, l'incremento di oltre 4 milioni del fatturato aggregato del Gruppo Caip (oltre 366 milioni) si collega all'aumento dei prezzi delle materie prime, in particolare carburanti e cereali. In forte aumento il risultato di Eurocap Petroli (87 milioni) e di Sis, Società italiana sementi (33,8 milioni).
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