"Un'importante decisione che, pur con la notevole distanza che intercorre tra l'Italia e la Corea, apre grandi opportunità per una delle nostre principali produzioni ortofrutticole".

Così il presidente del settore ortofrutticolo di Fedagri-Confcooperative Davide Vernocchi ha commentato, a nome dell'Alleanza della Cooperazione ortofrutticola, l'annuncio da parte del ministero delle Politiche agricole dell'autorizzazione all'ingresso dei kiwi italiani in Corea del Sud.

La produzione italiana di kiwi si attesta intorno a circa 500.000 tonnellate ed è in gran parte eccedente, dal momento che oltre la metà (il 55%) viene commercializzata all'estero.

"Ci auguriamo che l'apertura delle frontiere della Corea del Sud ai kiwi – ha proseguito Cristian Maretti, direttore di Legacoop Agroalimentare Nord Italiasia presto di buon auspicio anche per l'apertura di altre barriere fitosanitarie che limitano fortemente gli sbocchi commerciali dei nostri prodotti ortofrutticoli, in primis le mele e le pere per le quali permane il divieto di ingresso negli Stati Uniti".