“Abbiamo assistito a situazioni inaccettabili di prevaricazione, agli agricoltori è stato impedito anche di porre prodotti nelle celle frigorifere e di trasportare con propri mezzi i prodotti. La notizia che il governo ha assicurato alla Ue che assumerà tutte le misure necessarie a porre fine ai blocchi degli autotrasportatori, giunge quanto mai opportuna. Un intervento immediato e risolutivo non poteva essere più rinviato per restituire alla maggioranza dei cittadini e degli agricoltori il diritto al lavoro e la fine di gravissimi disagi”. Lo sottolinea Confagricoltura, in relazione allo sciopero dei Tir che ha vissuto una tragica giornata segnata da un incidente mortale tra i manifestanti.
“La dissennata protesta dell’autotrasporto si è riverberata prevalentemente sulle imprese agricole, soprattutto nel Meridione ed in particolare in Sicilia per troppo tempo sottoposta ad un assedio dall’interno – sottolinea Confagricoltura - Cinque giorni di agitazione hanno fatto perdere nell’Isola ortofrutta e latte per centinaia di milioni di euro. L’agricoltura siciliana è allo stremo”.
Confagricoltura ha attivato un’unità di crisi per fronteggiare la nuova emergenza, quella relativa alla protesta degli autotrasportatori, sta raccogliendo in tempo reale i dati dal territorio e monitorando l’evolversi della situazione. Di ora in ora, infatti, gli effetti del blocco appaiono sempre più gravi. Nelle aree del Meridione e della Sicilia interessate dai blocchi, mediamente vengono prodotte ogni giorno generi alimentari per un valore di circa 34 milioni di euro, che in gran parte vanno perduti.
"A ciò - conclude l’organizzazione - si aggiungono gli effetti occupazionali. La raccolta, la preparazione alla vendita e le forniture sono interrotte da oltre una settimana, determinando, sino ad ora, la perdita di oltre 500 mila giornate di lavoro equivalenti a 30 milioni di euro di retribuzione".
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Fonte: Confagricoltura