Il Parlamento europeo scende in campo per difendere l’agricoltura di fronte ai tagli operati dal Consiglio, nello scorso mese di luglio, al bilancio comunitario per il 2012.

Mercoledì 26 ottobre, durante la sessione plenaria a Strasburgo, l’Euroassemblea ha approvato lo stanziamento di 250 milioni di euro, da aggiungere ai fondi per le emergenze nel settore dell’ortofrutta. Si tratta di soldi che potrebbero essere usati per contrastare le crisi, come quella del batterio E.coli, che nello scorso giugno ha seminato il panico e determinato una perdita di fiducia da parte dei consumatori europei, infliggendo pesanti perdite agli operatori del settore frutta e verdura.

Questi fondi andrebbero in parte a compensare gli agricoltori per le conseguenze finanziarie, senza però perdere di vista l’obiettivo generale della prevenzioni di future crisi.
Nel testo del budget per il prossimo anno, i deputati europei hanno anche difeso il programma comunitario di aiuto alimentare per gli indigenti: sei Stati membri lo vorrebbero abolire e stanno di fatto tenendo in sospeso il dossier ormai da settimane in sede di Consiglio.

Esprime soddisfazione per l’incremento del fondo per le crisi il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento, Paolo De Castro, che si dice “fiducioso che il Consiglio dei Ministri recepisca velocemente la misura introdotta oggi”.

Gli fanno eco altri membri della Comagri, Sergio Silvestris e Giovanni La Via, mentre la dotazione finanziaria supplementare per l’ortofrutta viene salutata come un “risultato molto positivo che mostra attenzione verso un comparto in ginocchio” da Paolo Bruni, presidente del Cso – Centro servizi ortofrutticoli, che auspica una “rapida chiusura dell’iter legislativo”.

La posizione del Parlamento europeo, però, dovrà scontrarsi con quella dei rappresentanti dei governi nazionali, riuniti nel Consiglio: le due istituzioni europee cercheranno una conciliazione nel corso di tre settimane di negoziazioni. Se il Consiglio accettasse quanto proposto dal Parlamento, l’ok definitivo ai 250 milioni di euro per l’ortofrutta arriverebbe tra novembre e dicembre.

 

Non si tratta di una battaglia facile, in quanto l’opposizione del Parlamento ai tagli dei Ventisette non riguarda solo il settore agricolo, ma anche altri importanti dossier, tra cui la ricerca, l’educazione, i fondi per le regioni, l’immigrazione.
In un periodo di austerità economica, i Governi a luglio avevano infatti tagliato varie voci di spesa del budget Ue, che ora il Parlamento vorrebbe ripristinare nella versione originariamente proposta dalla Commissione europea.

“Non è tagliando il contributo Ue, pari al 2% della spesa pubblica europea, che si risolvono i problemi dei deficit nazionali'', ha commentato lapidario il Commissario europeo responsabile al budget, Janusz Lewandowski, incaricato di negoziare il bilancio per il prossimo settennio finanziario 2014-2020.