I funghi ed i tartufi non si trovano, ma in compenso si iniziano già a raccogliere le prime castagne per effetto del caldo torrido e della scarsa pioggia di fine estate che ha fatto impazzire la natura. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti, in occasione dell’arrivo dell’autunno, che evidenzia peraltro che il clima ha favorito la produzione di nocciole che si prevede in aumento del 10% con il caldo che ha reso piu veloci le operazioni di essiccazione ma si comincia a far sentire sul raccolto di olive che si prevede di qualità ma contenuto anche se molto dipenderà dalle prossime settimane. 

"Si tratta degli effetti di una estate anomala che - sottolinea la Coldiretti - ha fatto segnare il 19% di precipitazioni in meno rispetto alla media ed una temperatura superiore di 0,83 gradi, al diciannovesimo posto tra le più calde dal 1800, secondo i dati Isac Cnr. Nonostante l’anticipo di maturazione per il caldo ci sono - secondo la Coldiretti - tutte le premesse di una buona qualità delle castagne entrate nella tradizione enogastronomica nazionale con numerosi piatti, dal castagnaccio al Mont Blanc. L’Italia detiene la leadership produttiva in Europa e si classifica al terzo posto nel mondo dopo Cina e Corea con 34.160 imprese agricole impegnate nella raccolta delle castagne".

Nonostante la pioggia degli ultimi giorni, che si è manifestata in modo troppo violento, le previsioni sono fosche anche per i tartufi e funghi che per crescere rigogliosi richiedono come condizioni ottimali terreni umidi senza piogge torrenziali e una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura all'interno del bosco.

"E’ confermata anche quest’anno la tradizione popolare che vuole 'uva bella e buon vino e pochi funghi'. La vendemmia - conclude la Coldiretti - si prevede infatti di qualità ma per effetto dell’andamento meteorologico l’Italia quest’anno perderà il primato mondiale nella produzione di vino con un raccolto al minimo storico di 42 milioni di ettolitri, oltre il 10 per cento in meno rispetto allo scorso anno".