Alla base del loro successo c’è un pizzico di sana e lucida follia (per loro stessa ammissione). Una scintilla di stravaganza unita alla capacità di abbinare principi come sostenibilità e compatibilità, filiera corta e sicurezza alimentare, alle regole di un mercato sempre più globale e sempre più difficile. Rispondono ai bisogni della società, del consumatore, alle loro aspirazioni, e a volte, anche ai loro sogni. Ad accomunare le sei imprese agricole toscane che si sono aggiudicate il prestigioso Oscar Green 2011, promosso da Coldiretti Giovani Impresa una caratteristica su tutte: l’innovazione. 

Ed in qualche modo 'rivoluzionarie'. 77 i partecipanti all’Oscar (2 i finalisti della fase nazionale) che hanno preso parte alle premiazioni che si sono tenute mercoledì 20 luglio a Villa Montepaldi a San Casciano Val di Pesa (Fi) alla presenza del delegato nazionale Coldiretti Giovani Impresa, Vittorio Sangiorgio, del presidente regionale Coldiretti, Tulio Marcelli, della delegata regionale Coldiretti Giovani Impresa, Francesca Ferrari. 

Una regione, la Toscana, che si conferma regno dell’originalità, e non solo del buon mangiare e del vivere bene. La Toscana può sorprenderti sempre. E allora benvenuti a Reggello, nel fiorentino, nell’azienda agricola “La Fara” (Premio In Generation) che con il progetto “Centauro” nato da un’idea di una giovanissima, Laura Pallavicini, alleva cavalli per aiutare i non vedenti a ritrovare la fiducia in se stessi e nei confronti degli animali. Benvenuti a San Casciano, in Val di Pesa, a Poggio al Corzano, nell’azienda di Pascal Goldschmidt (Premio Stile e Cultura d’Impresa) dove l’amore per l’olivicoltura è legato ad un altro amore, quello per il volo in mongolfiera. Si, proprio così, si può anche volare su campi e pascoli.

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Sono tanti, e diversi gli esempi che non hanno ricevuto l’Oscar ma che rappresentano “la parte sana dell’imprenditoria del nostro paese – ha ricordato il delegato nazionale Coldiretti Giovani Impresa, Vittorio Sangiorgio durante il suo intervento – un pezzo d’Italia positiva. I giovani ci sono e contribuiscono a fare crescere il nostro paese. Eccoci qui”.