Bocciato dalla Commissione Agricoltura del Parlamento europeo l'accordo per le misure di liberalizzazione tra Ue e Marocco - per i prodotti agricoli, i prodotti agricoli trasformati, il pesce e i prodotti della pesca - che stabilisce per il Marocco l'immediata liberalizzazione del 45% (in termini di valore) delle importazioni provenienti dall'Unione europea, mentre - da parte comunitaria - le importazioni dal Marocco saranno liberalizzate del 55%. L'accordo prevede inoltre un aumento delle concessioni nel comparto dell'ortofrutta, settore nel quale i prodotti marocchini costituiscono l'80% delle importazioni nell'Unione europea.

"Adesso - spiega l'on. Giovanni La Via - spetta alla Commissione per Commercio internazionale, competente per il merito, esprimere la posizione finale che mi auguro sia conforme a quanto votato".

La proposta di accordo è stata fermamente rigettata dai deputati del Partito Popolare europeo mentre ha avuto il favore del gruppo dei socialdemocratici.
"Mi sarei aspettato una posizione compatta da parte di tutti i gruppi politici - spiega La Via in una nota - perché le potenziali ricadute economiche negative nei territori specializzati nella coltivazioni di ortofrutticoli sarebbero ingenti. I produttori europei sono penalizzati dal fatto che le produzioni marocchine, quali ad esempio i pomodori, accedono al mercato comunitario in periodi diversi rispetto al tradizionale periodo di commercializzazione europea provocando gravi ripercussioni sui prezzi di mercato. Inoltre, da non sottovalutare il fatto che l'accordo accentua le problematiche a livello di competitività causate dal differenziale di costo della manodopera tra l'Unione europea ed il Marocco.
"Per il settore agricolo siciliano - conclude La Via - questa proposta segnerebbe il tracollo di una già difficile realtà produttiva e di mercato."

“Siamo pienamente d’accordo con quanto è stato deciso dalla Commissione Agricoltura del Parlamento europeo", ha commentato il presidente della Cia - Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi.
“Come Cia - ha aggiunto - abbiamo fin dal primo momento espresso molte perplessità e preoccupazioni su questo accordo. Dopo la bocciatura in Commissione è auspicabile che il Parlamento europeo si esprima in modo negativo, al fine di una ridiscussione da parte dell’Unione europea dell’intesa”.
“Si tratta di un accordo - conclude Politi - che penalizzerebbe i nostri agricoltori andando a ledere le condizioni di pari opportunità nelle regole del mercato”.