Il Consorzio extravergine di qualità ha un nuovo logo, denominato Ceq cioè Consorzio extravergine di qualità, che rappresenta la sintesi del suo programma futuro. 

"Programma che - ha sottolineato il presidente del Consorzio, Elia Fiorillo, nel corso di un dibattito sull'immagine del made in Italy che si è svolto presso la sede di Confagricoltura - punta alla riqualificazione della qualità e dell'immagine del prodotto italiano". 

"In questa operazione, volta a creare valore aggiunto per la filiera, sono coinvolti anche i confezionatori - ha sottolineato il direttore del Consorzio Mauro Meloni spiegando che - il Consorzio traccerà sia olii italiani che non purché di grande qualità". Meloni ha denunciato la perdita di quote di mercato importanti in diversi Paesi a causa di molteplici fattori. 

"Tra questi - ha spiegato Meloni - vi è una non sufficiente cura degli aspetti qualitativi da parte italiana. Cura che il Consorzio intende perseguire". 

Quanto denunciato da Meloni, è stato confermato dal presidente dell'Ice, Istituto per il commercio estero Umberto Vattani.

L'ambasciatore ha messo in evidenza quanto l'Ice sta facendo per l'agroalimentare. Vattani ha criticato la Commissione europea accusandola di ignavia rispetto al delicato tema delle contraffazioni. 

Gli obiettivi del Consorzio sono condivisi dal presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni: "Nello statuto del Consorzio ho trovato - ha detto - ideologicamente ciò che Confagricoltura pensa rispetto all'approccio di filiera che deve vedere produttore, trasformatore, commercio uniti insieme" nel nome dell'efficienza e senza caccia ai colpevoli. 

Quanto detto da Vecchioni è stato condiviso dal capo di Gabinetto del ministero delle Politiche agricole, Giuseppe Ambrosio, che ha auspicato sia la rimozione di fattori masochisti sia uno snellimento burocratico anche per un nuovo disciplinare nel quale il ministero, "se sarà invitato - ha detto - farà la sua parte. Perché l'italianità è qualità" ha concluso. 

Giampaolo Buonfiglio, in rappresentanza del Coordinamento della cooperazione agricola, ha ribadito l'apprezzamento di Agci-Agrital, Legacoop-Agroalimentare e Fedagri per il progetto del Consorzio anche in ordine al rapporto nell'ambito della filiera. 

D'accordo con le cose dette da Vecchioni sulla inutilità di dare la caccia a presunti colpevoli, Buonfiglio ha però fatto notare che talvolta esistono responsabilità oggettive nella filiera. Buonfiglio ha anche rammentato i limiti imposti dalle norme comunitarie in ordine alla chiarezza dell'etichettatura.