“Le immagini, meglio di qualunque parola, raccontano quanto accaduto. Grazie a tutti per l’aiuto che verrà dato”. Lo scrive il presidente del Veneto Luca Zaia nella lettera che accompagna la pubblicazione 'Veneto ferito', presentata a Palazzo Balbi e realizzata per illustrare la tragedia che si è abbattuta su parte del territorio regionale il 31 ottobre scorso e nei giorni successivi.
L’alluvione, che per quantità di precipitazioni concentrate in 48 ore non ha precedenti, ha investito le province di Vicenza, Verona, Padova, Treviso e Belluno, trasformandole in laghi, provocando frane, danneggiando o distruggendo argini, strade, abitazioni, beni, campi, allevamenti.
Il libro, voluto dalla Regione, realizzato dall’Ufficio stampa della Giunta e stampato gratuitamente da Grafica Veneta, il cui titolare Fabio Franceschi si è messo a disposizione, contiene alcune fotografie rappresentative, fornite dalla Protezione civile regionale, dai quotidiani del Veneto, dai loro fotografi e da semplici cittadini. La pubblicazione propone anche pensieri e riflessioni spontanee della gente comune che ha vissuto questa disgrazia e si trova a fronteggiarne le conseguenze.
Il volume può essere sfogliato sul sito della Regione del Veneto: www.regione.veneto.it.
Veneto ferito, una regione in ginocchio
L'alluvione in cifre
L’alluvione ha colpito complessivamente 131 Comuni, coinvolgendo una popolazione di oltre 500 mila abitanti. Ha provocato 2 vittime, mentre gli sfollati sono stati 6.670. I Comuni gravemente danneggiati sono stati 86, l’A4 è rimasta chiusa quattro giorni, sono rimaste bloccate 55 strade principali, le frane e gli smottamenti sono stati 51, 15 le rotture di argini, le esondazioni e gli allagamenti 29 su una superficie complessiva di 140 km quadrati, gli animali da allevamento annegati sono stati circa 230 mila. Sono stati evacuati l’Ospedale di Motta di Livenza e due strutture sociosanitarie.
Pressante richiesta all'Unione europea
Nei giorni scorsi, un folto gruppo di europarlamentari ha sollecitato l'intervento dell'Ue, attraverso il proprio Fondo di Solidarietà, a sostegno delle popolazioni colpite dall’alluvione. La richiesta è stata inoltrata alla Commissione Bilancio - competente per l’approvazione delle misure d’emergenza - dagli eurodeputati Sergio Berlato, Mara Bizzotto, Antonio Cancian, Lorenzo Fontana, Elisabetta Gardini, Amalia Sartori, Giancarlo Scottà. L’iniziativa è attivamente sostenuta da Giovanni Collino, Giovanni La Via e Barbara Matera (Relatrice Speciale per il Fondo di Solidarietà), i parlamentari italiani membri della Commissione Bilancio.
“Le dimensioni del disastro idrogeologico e dei conseguenti interventi strutturali, le drammatiche ricadute sul piano economico e sociale – sottolineano in una nota congiunta - giustificano ampiamente l’intervento dell’Ue”.
Una comitato di vigilanza
Intanto Confeuro ufficializza la creazione di un comitato di vigilanza con il compito di monitorare l'utilizzo dei fondi stanziati dal Governo per soccorrere le aree colpite.
I trecento milioni messi a disposizione dall'Esecutivo devono sostenere la ripresa delle zone alluvionate e non disperdersi nei noti teatrini della burocrazia. Il comitato di vigilanza verrà costituito dai rappresentanti territoriali della confederazione e analizzerà costantemente il processo di ripresa.
"Il nostro compito – ha detto il vice presidente nazionale Confeuro, Danilo Maron – non si limiterà al monitoraggio di spesa dei fondi stanziati dal Governo, ma si concretizzerà nel contempo in tutte quelle iniziative di supporto logistico in grado di agevolare la ripresa dell'agricoltura veneta".
Mille suinetti per il Veneto
Infine, un grazie agli agricoltori lombardi arriva dall’assessore all’Agricoltura del Veneto, Franco Manzato, alla notizia di Coldiretti Lombardia che gli allevatori della regione hanno deciso di mettere a disposizione delle aziende venete mille suinetti, come contributo concreto alla ripresa dell’attività imprenditoriale.