"L'utilizzo dei buoni lavoro (voucher) è pienamente legittimo anche nell'ambito delle attività di vendita diretta dei prodotti agricoli e alimentari svolta nei mercati degli agricoltori (farmers market) di Campagna Amica". Lo afferma la Coldiretti nel rendere nota la risposta, di prossima pubblicazione, del ministero del Lavoro ad interpello sull'utilizzo dello strumento del voucher per lavoro occasionale accessorio. 

"In Italia - spiega la Coldiretti - sono già attivi oltre 600 mercati degli agricoltori di Campagna Amica con un crescita esponenziale nell'ultimo anno che ha interessato grandi e piccoli centri dove si registra un grande successo di pubblico. Una ulteriore occasione quindi - sottolinea la Coldiretti - per pensionati, casalinghe e lavoratori in cassa integrazione e mobilità, per avere un'opportunità d'integrazione del proprio reddito e per i giovani studenti anche di accedere ad un'esperienza di lavoro, assicurando a tutti la piena trasparenza al rapporto". 

"In agricoltura - precisa la Coldiretti - sono stati utilizzati quasi un terzo (29%) degli 7.452.579 buoni cartacei venduti in italia dall'1 agosto 2008 al 3 settembre 2010 secondo l'Inps che evidenzia come altri 650 mila siano stati venduti per via telematica. Lo strumento dei voucher, introdotto per la prima volta in occasione della vendemmia 2008 e successivamente esteso ad altri soggetti ed ad altre attività, ha permesso di ottenere importanti risultati nella lotta al lavoro sommerso". 

Voucher nacho per cassaintegrati, disoccupati e part-time

"Un voucher su tre viene utilizzato in agricoltura per retribuire le prestazioni occasionali di pensionati, studenti e casalinghe. Ed ora anche di cassaintegrati, disoccupati e part-time. Infatti il ministero del Lavoro ha definitivamente chiarito, su richiesta di Confagricoltura, che i percettori di misure di sostegno al reddito, nonché i lavoratori part-time possono essere legittimamente impiegati con il voucher nelle imprese agricole, con volume d'affari superiore a 7.000 euro annui"

Lo sottolinea Confagricoltura secondo cui quella ministeriale "è una precisazione importante che ha un doppio effetto positivo: da un lato consente alle imprese agricole di poter usufruire di prestazioni occasionali da una più ampia platea di soggetti, dall'altro riconosce la possibilità a persone uscite dal mercato del lavoro, o impiegate solo a tempo parziale, di poter integrare il loro reddito senza rischiare di perdere le indennità ed i vantaggi fiscali di cui godono".