"L’invito della Cei ad interagire con i consumatori perché la qualità diventi prevalente sulla quantità ci conforta nel nostro impegno a promuovere modelli di sviluppo sostenibili dal campo alla tavola, che trovano risposta nella fiducia dei cittadini e danno dignità al lavoro agricolo". E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini nell’accogliere il messaggio dei vescovi della Commissione Cei per i problemi sociali e il lavoro per la giornata del ringraziamento che la Coldiretti festeggia dal 1951 in tutta Italia, per rendere grazie per il raccolto dei campi e chiedere la benedizione sui nuovi lavori, in occasione del giorno di San Martino (11 novembre), il tradizionale capodanno dell'agricoltura. 

"Il giudizio della Cei è un incoraggiamento per i quasi 100mila giovani che hanno deciso di costruire il loro futuro di lavoro nelle campagne dove rappresentano la componente più dinamica ed innovativa del settore agricolo". Ha affermato il delegato nazionale di Coldiretti Giovani impresa, Vittorio Sangiorgio nel commentare il messaggio per la giornata del ringraziamento dei vescovi della Commissione Cei per i problemi sociali e il lavoro. 

"A frenare gli entusiasmi - ha aggiunto Sangiorgio - dei tanti giovani che vorrebbero trovare occasioni di lavoro in campagna ci sono i tanti ostacoli all’ingresso, al costo dei terreni al credito, ma anche il peso della burocrazia:  un giovane che vuole aprire un’impresa agricola o un agriturismo impiega oggi almeno due anni e mezzo per farlo, a causa della burocrazia che limita di fatto la libertà di impresa. Dinanzi a tale situazione occorre - conclude Coldiretti - uno sforzo comune per lo snellimento delle procedure, anche attraverso l'effettivo coinvolgimento dei centri di servizi promossi dai privati, al fine di non pregiudicare il ricambio generazionale in agricoltura".