Nessun elemento oggettivo induce a rimettere in discussione la validità delle procedure svolte”. Così il ministro dell'Agricoltura, Giancarlo Galan, ha introdotto l'argomento delle quote latte durante l'audizione alla commissione Agricoltura della Camera che si è tenuta il 30 giugno. “Mi spiace dover togliere qualsiasi illusione – ha continuato il ministro – quelle sanzioni vanno pagate e vanno rispettate le scadenze con la Ue.” Nel motivare questa decisione il ministro ha ricordato che già lo scorso anno, l'allora Commissario all'agricoltura Ue, Mariann Fischer Boel, respinse con fermezza la richiesta di un rinvio delle rate in scadenza a fine dicembre. Una richiesta in tal senso era stata fatta da Luca Zaia, nella sua veste di ministro dell'Agricoltura, motivata dalla profonda crisi nella quale versava il comparto lattiero caseario. Suggerire oggi un'analoga richiesta non avrebbe un esito diverso. Tanto più, ha tenuto a rilevare Galan, che non possono essere messi in discussione i conteggi su quote e prelievi. E' questo un passaggio assai delicato che riconduce alle conclusioni della Commissione di indagine sulle quote, resa nota a fine 2009, e ai successivi accertamenti chiesti poi ai Carabinieri del Mipaaf, che avevano rilevato alcune incongruità fra le diverse banche dati del settore lattiero. Incongruità che i successivi approfondimenti chiesti da Galan avrebbero dimostrato non esistere o essere comunque ininfluenti ai fini del calcolo del prelievo. Dunque le multe vanno pagate tutte e alle scadenze previste. Questa la conclusione senza appello del ministro, al quale i membri della Commissione hanno però replicato chiedendo di sbloccare i 45 milioni previsti dalla legge sulle quote (la 33/2009), oggi senza copertura per la mancanza di risorse che avrebbero dovuto venire proprio dalla rateizzazione delle multe. Rateizzazione alla quale hanno aderito solo pochi allevatori, mentre la gran parte ha preferito ancora una volta sperare nei ricorsi ai Tribunali Amministrativi.

 

Suini in affanno

Multe da pagare e sostegni inesistenti per gli allevatori, questa la situazione per il comparto del latte. Ma non va meglio per gli allevamenti di suini, altro argomento sul quale Giancarlo Galan ha riferito nella stessa audizione. Si sperava nell'apertura dell'ammasso da parte della Ue, speranza che però è andata delusa. Risposta negativa anche per l'aumento delle restituzioni che avrebbero potuto sostenere l'export. A complicare il quadro la bocciatura della Dop per le carni del Gran Suino Padano per le quali si cerca ora di ottenere la certificazione Igp. Intanto il mercato continua a essere in affanno, con prezzi appena superiori a un euro. Per fronteggiare la situazione il ministro si è detto disponibile per realizzare un piano di settore che ponga fra i suoi obiettivi quello di migliorare l'organizzazione commerciale dell'offerta agricola. Sarà anche necessario trovare gli strumenti per rispondere ai problemi di fragilità finanziaria delle aziende. Infine ci si dovrà impegnare per valorizzare la produzione nazionale di prodotti tipici e per promuovere l'export.

 

Unire nella tempesta

E' un quadro a tinte fosche anche quello delineato per l'Unire, con il mondo dell'ippica in una crisi ritenuta irreversibile. Una crisi che parte dal mondo delle scommesse e che finirà con il trascinare con sé anche il mondo degli allevamenti di cavalli.

 

L'ortofrutta guarda Bruxelles

Si è parlato anche di ortofrutta, ricordando le posizioni prevalenti a Bruxelles in tema di riforma della Ocm unica e in particolare del calcolo del valore della produzione commercializzata dove si sta cercando di realizzare un difficile equilibrio. E' salutato intanto con favore l'aumento dal 5 al 10% delle quantità di prodotto che possono essere ritirate dal mercato per fronteggiare le situazioni di crisi. Ma il vero nodo, è stato replicato da alcuni membri della Commissione, sta nel prezzo di questi stessi ritiri, ovviamente troppo basso. Unica nota positiva il via libera per la concessione di aiuti al settore per oltre 48 milioni. Ma ancora non è ancora arrivato il disco verde da parte del ministero dell'Economia...