"Riteniamo irricevibile e non sostenibile la manovra perché il contributo e il peso complessivo dei tagli si scarica sulle Regioni per oltre il 50%". Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani illustrando il documento approvato all'unanimità dai presidenti delle Regioni nella riunione straordinaria convocata ieri e dedicata alla manovra del Governo. 

Oltre ad essere squilibrata nella ripartizione dei tagli tra i vari comparti della pubblica amministrazione, togliere le risorse alle Regioni senza togliere le relative funzioni "contraddice quanto disposto dalla Corte costituzionale", secondo quanto dichiarato dal presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni.

Copagri: "Il contenimento della spesa deve essere accompagnato da equità e sviluppo"

"L'orientamento per il contenimento della spesa pubblica è giusto, purché venga accompagnato da equità e margini di intervento per lo sviluppo, senza i quali ai fini della ripresa economica ogni misura di risanamento sarebbe necessaria ma non sufficiente. Occorre fermezza nell'attuazione delle misure antispreco". E' quanto ha dichiarato Pietro Minelli (Giunta esecutiva confederale) nel corso dell'audizione sulla manovra economica in commissione Agricoltura del Senato. 

"Senza politiche di sviluppo - spiega la Copagri - si è destinati a subire la crescita esponenziale di Paesi emergenti, a partire da quelli dell'est asiatico. Il ricambio generazionale è un passo obbligato per l'agricoltura ed il presupposto per innovare e crescere, che può e deve essere determinato accomunando in un intervento gli obiettivi di un sostenibile accesso al credito e di una fiscalità di vantaggio, ineludibili 'blocchi di partenza' nell'attuale grave quadro economico e finanziario".

Il mondo agricolo dell'Emilia Romagna chiede correttivi alla manovra 

"La manovra finanziaria approvata dal Governo è destinata a produrre effetti particolarmente negativi, se non saranno apportati i necessari correttivi, per il comparto agroalimentare". E' quanto sottolinea la regione Emilia Romagna affermando che questa è la valutazione unanime delle organizzazioni professionali agricole (Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri), delle associazioni cooperative (Confcooperative, Legacoop ed Agci) e dei sindacati dei lavoratori dipendenti espressa nel corso della riunione convocata dall'assessore regionale all'Agricoltura Tiberio Rabboni per valutare le possibili ricadute delle misure predisposte dall'esecutivo.