Dare impulso all’agricoltura e all’intera filiera. Questo l'obiettivo dell'accordo firmato nei giorni scorsi tra Confcommercio – Compag e Anb – Sada (facenti capo a Confagricoltura).
Compag, Federazione nazionale dei commercianti di prodotti per l’agricoltura, braccio operativo di Confcommercio nel settore primario e Sada, società controllata da Anb - Associazione naizonale bieticoltori, hanno infatti siglato un accordo di intenti con indirizzo operativo e radicato nella realtà produttiva della filiera agroalimentare allo scopo di creare un gruppo in grado di organizzare una larga fetta della produzione agricola delle grandi colture.
L’accordo darà opportunità di collaborazione all’interno della filiera lasciando libertà di scelta ai singoli operatori di individuare strategie di mercato e di valorizzazione delle colture, adeguandosi alle esigenze del mercato.
L’accordo - si legge in una nota diffusa da Sada - Anb - vuole uscire dagli schemi precostituiti di modelli imposti dall’alto, cercando di valorizzare le capacità imprenditoriali che caratterizzano il tessuto produttivo del nostro Paese.
I protagonisti dell’accordo si presentano come interlocutori fondamentali per le politiche di settore e si propongono alle istituzioni nazionali e regionali per individuare strategie di sviluppo delle grandi colture e delle filiere ad esse collegate.
In concreto, l’accordo ha come obiettivi:
· organizzare il mondo produttivo, per rispondere agli obiettivi che sono stati individuati dal tavolo di filiera e indicati nel Piano cerealicolo nazionale elaborato dal ministero delle Politiche agricole:
· individuare all’interno delle iniziative regionali, compresi i Piani di sviluppo rurale, gli elementi che possono costituire un aiuto alla crescita di una forte imprenditoria per la produzione di derrate alimentari legate al territorio ma con capacità di competere a livello internazionale;
· puntare su ricerca di innovazioni di prodotto e processo riconducibili ad iniziative già intraprese ma degne di ulteriore sviluppo come le colture energetiche e la tracciabilità, quale strumento importante per garantire la qualità delle produzioni e gli accordi con l’industria di trasformazione.
L’accordo si rivolgerà ad un mondo imprenditoriale complesso ma fortemente significativo della realtà italiana della filiera delle grandi colture perché le imprese firmatarie rappresentano 7.000 aziende agricole per una superficie attorno al 1.000.000 di ettari e circa il 50% della raccolta e stoccaggio di cereali ed oleaginose italiane.
L’accordo non vuole essere 'esclusivo', ma aperto e fattivo con tutte quelle realtà imprenditoriali che ne condivideranno gli obiettivi.
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