Dal 17 al 20 giugno 2010 Merano (Bz) ospiterà il 65mo congresso nazionale di Assoenelogi.

Il programma verterà sul tema generale 'Non c’è futuro senza innovazione in tecnologia, gestione e normativa' e sarà sviluppato in due sessioni, la prima dal titolo 'Il mondo della produzione stretto tra tecnologia e normativa' e la seconda 'La finanza, il commercio, i mercati'.

I lavori della prima sessione saranno aperti da Attilio Scienza dell’Università di Milano e si concentreranno sulla viticoltura sostenibile analizzando le tecniche di coltivazione del vigneto e la loro ricaduta sulla produzione.
Tecniche che in questi anni si sono profondamente trasformate per garantire maggiore qualità e una sostanziale riduzione dei costi di produzione. Un esempio concreto arriva dalla cosiddetta viticoltura di precisione che ha consentito un risparmio di fertilizzanti e  fitofarmaci valutato intorno al 30%, mentre in cantina l'adozione di fonti energetiche alternative, come il fotovoltaico, l’utilizzo dei residui di potatura e della lavorazione delle uve ed il riciclo delle acque di lavaggio, hanno ridotto gli input energetici esterni del 10-25%.

L’aspetto legislativo sarà un altro tema caldo del congresso. Due provvedimenti di vasta portata hanno e stanno cambiando il settore vitivinicolo: la nuova Ocm vino e la rivisitazione della legge 164/92.
Il primo è entrato in vigore, nella sua fase iniziale, il 1° agosto 2008 per completarsi il 1° agosto 2009, mentre per la riforma della 164/92, si sta aspettando l’applicazione dei decreti attuativi.

Impossibile eludere l’aspetto economico, visto che nella economia italiana la voce 'vino' fa registrare un fatturato di oltre 3,5 miliardi di euro, a cui vanno aggiunti almeno altri 2 miliardi di euro dovuti all’indotto. Mentre l’intero comparto vitivinicolo muove un fatturato pari a 13,5 miliardi di euro e oltre 3 miliardi sono dati dalle esportazioni. Nonostante il critico contingente momento esse crescono in quantità, ma calano sensibilmente in valore.

Una situazione contrastante che determina forti tensioni nei mercati e che se dovesse perdurare metterebbe in seria difficoltà molte aziende e alla quale, proprio per questo, occorre fornire risposte convincenti.