Gli attivi unitari di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil hanno approvato la piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro degli operai agricoli e florovivaisti, in scadenza il prossimo 31 dicembre e che riguarda circa 800.000 lavoratori. Il contratto manterrà la durata quadriennale e i due livelli, nazionale e provinciale, della contrattazione. La piattaforma contiene la richiesta di aumento salariale del 4,9%, da applicare sui salari contrattuali provinciali per il periodo 2010-2011. Lo rende noto la Flai in un comunicato.
Fai-Flai-Uila chiedono, inoltre, la definizione del valore punto che dovrà servire come base di calcolo per i futuri rinnovi; la copertura contrattuale per il periodo di trattative; l'introduzione dell'incentivo di produttività all'interno della contrattazione provinciale e la possibilità di stipulare, per la prima volta nel comparto agricolo, contratti aziendali, di gruppo e di settore; la riformulazione delle declaratorie per rendere il sistema classificatorio corrispondente alla realtà del settore e l'aumento dei minimi d'area per il biennio 2011-2013; l'inserimento di norme che evitino le discriminazioni di genere nell'assegnazione delle mansioni; norme che favoriscano il percorso di stabilizzazione dei rapporti di lavoro; il coinvolgimento attivo delle rsu e delle rsa per la programmazione degli orari di lavoro, degli straordinari, dei riposi, delle flessibilità e delle ferie e per la definizione dei fabbisogni formativi necessari all'azienda.
 
"Le richieste contenute nella piattaforma puntano a migliorare sensibilmente la condizione economica e di lavoro di tutti gli addetti del settore agricolo, ad eliminare le disuguaglianze tra loro e ad adeguare il contratto nazionale alle mutate condizioni produttive del settore". Ha dichiarato il segretario generale della Flai-Cgil Stefania Crogi. "I lavoratori agricoli sono ancora oggi considerati figli di un dio minore ha continuato crogi - ed e' per questo che con la piattaforma per il rinnovo del ccnl vogliamo lanciare una sfida alle controparti per dare loro pari diritti e pari tutele all'interno di un contratto nazionale forte e di una struttura contrattuale il piu' possibile simile a quella di tutti gli altri settori produttivi".

"Anche questa piattaforma parla di partecipazione e di bilateralità e discende dalla riforma della struttura della contrattazione, definita il 22 settembre scorso da Fai-Flai-Uila con Confagricoltura, Coldiretti e Cia, che ha riaffermato il ruolo centrale della contrattazione provinciale per il nostro settore". Lo ha detto il segretario generale della Uila-Uil Stefano Mantegazza.
"La richiesta di incremento salariale, valida per il prossimo biennio – ha spiegato Mantegazza - è del 4,9%. E' una richiesta coerente con la tutela del potere d'acquisto delle retribuzioni ma, allo stesso tempo molto misurata, che tiene conto delle difficoltà in cui si dibatte il settore agricolo stretto tra una finanziaria che taglia risorse importanti e una revisione del bilancio della Pac che potrebbe ulteriormente ridurre gli interventi a sostegno del comparto". "Ci auguriamo – ha concluso - che la trattativa cominci al più presto e che rapidamente si arrivi alla conclusione del negoziato".

Il segretario generale della Fai Augusto Cianfoni ha espresso "soddisfazione per il lavoro svolto da tutte le strutture territoriali in una consultazione che ha visto la forte riaffermazione della bilateralità e della contrattazione provinciale". Cianfoni ha sottolineato il valore di una piattaforma costruita nello spirito positivo del protocollo sottoscritto con le organizzazioni professionali agricole il 22 settembre scorso. "I rinnovati affidamenti sanciti in quel protocollo costituiscono i migliori presupposti per una contrattazione a garanzia dei lavoratori - ha sottolineato - riguardo ai rischi di precarietà, ai fenomeni di lavoro nero e al recupero di valore per salari, troppo estranei, nonostante la positiva riforma contrattuale del 1995, a oggettivi parametri di produttività".